Con la decisione del Fondo
Monetario Internazionale (Fmi) di rimuovere dai negoziati con
l'Argentina il capo del dipartimento per l'Emisfero Occidentale,
Rodrigo Valdés, considerato ostile da Buenos Aires, il governo
di Javier Milei ritiene adesso che ci siano le condizioni per
raggiungere un nuovo accordo sullo stanziamento di un credito da
almeno 10 miliardi di dollari.
Lo ha affermato il Capo di Gabinetto, Guillermo Francos,
secondo il quale "ci sono state decisioni del Fmi negli ultimi
giorni che dimostrano l'intenzione anche da parte loro di
cercare un miglior dialogo con l'Argentina".
Francos ritiene che in questo modo l'istituzione
multilaterale di credito "riconosce lo sforzo che sta facendo
l'Argentina per riordinarsi" sottolineando che "il governo è
ottimista" sul raggiungimento di un nuovo accordo.
L'avvio di trattative con il Fondo per un esborso da 10
miliardi di dollari era stato confermato già a giugno dal
ministro delle Finanze, Luis Caputo, ma le conversazioni si
erano arenate dopo le forti accuse dirette dallo stesso
presidente Milei nei confronti di Valdés, additato come un
"membro del Foro di San Paolo" ostile alle politiche
neoliberiste. La settimana scorsa lo stesso Fmi attraverso la
sua portavoce Julie Kozack ha annunciato la messa in disparte
del suo funzionario "per sostenere il dialogo costruttivo con le
autorità argentine".
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