L'ondata senza precedenti
di incendi che da settimane attanaglia il Brasile è frutto di
azioni di "terrorismo climatico". Lo ha detto la ministra
dell'Ambiente, Marina Silva, nel corso di un'intervista alla
televisione di stato. "Non esistono incendi causati dai fulmini,
i roghi sono dovuti all'azione umana. C'è qualcuno che appicca
il fuoco", ha dichiarato Silva.
"La siccità si sta verificando in diversi luoghi del mondo e
nella regione come in Bolivia, Perù, Paraguay. La differenza è
che qui in Brasile esiste un'alleanza criminale, una sorta di
terrorismo climatico in cui le persone approfittano dei delle
condizioni del clima per peggiorare ulteriormente il problema.
Questo è un reato contro l'interesse pubblico, contro la finanza
pubblica, è un reato che certamente dovrà avere una pena
aggravata", ha aggiunto.
Intanto il presidente Luiz Inácio Lula da Silva incontrerà
questo pomeriggio i presidenti di Camera e Senato, Arthur Lira e
Rodrigo Pacheco, oltre che della Corte Suprema, Roberto Barroso,
della Corte dei conti, Bruno Dantas, e il procuratore generale
della Repubblica, Paulo Gonet, per organizzare un'azione
coordinata istituzionale di risposta alla crisi. Il ministero
dell'economia dal canto suo ha annunciato lo stanziamento di 500
milioni di real (80 milioni di euro) per la lotta contro gli
incendi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA