Doveva essere un rientro in pieno relax dalla visita a una delle sette meraviglie del mondo, il Machu Picchu, ma per poco non si è trasformato in tragedia per una trentina di turisti stranieri, molti dei quali italiani, rimasti feriti - alcuni in modo grave - dopo che il pullman su cui viaggiavano è precipitato in una scarpata di circa 15 metri. Fonti della Farnesina parlano di 13 connazionali, di cui tre in condizioni più serie, ma nessuno comunque in pericolo di vita.
Gli altri casi critici, con "fratture multiple", riguarderebbero quattro cittadini messicani. L'ambasciata d'Italia a Lima, in stretto contatto con il ministero degli Esteri e con le autorità locali, si è subito attivata per fornire la massima assistenza consolare agli italiani coinvolti. Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su X ha confermato che sta seguendo la vicenda personalmente e "con grande attenzione".
In base alla lista pubblicata dalla polizia peruviana, gli italiani con diagnosi accertate finora sono dieci, ovvero: Luciana Bonfada, di 35 anni (frattura frontale); Angelo Florile, di 33 (politraumatizzato); Giorgio Quiagliaroli, di 47 (frattura della gamba destra); Dario Florio, di 46 (politraumatizzato); Gabriela Cristoforini, di 48 (frattura tibia perone); Elisabetta Panzeri, di 44 (frattura psicosomatica); Paolo Daledo, di 38 (trauma alla gamba destra); Greta Raimondi, di 35 (trauma alla gamba destra); Fabio Ficci, di 36 (colpo alla mano destra); Matteo Vigano, di 33 (politraumatizzato).
Tra i passeggeri del pullman c'era anche una coppia di neo sposi pugliesi in viaggio di nozze, Rossella Musci e Stefano Gentile, che tramite i social hanno fatto sapere a parenti e amici di stare bene. Lui avrebbe riportato la frattura del naso, mentre lei leggere contusioni alle gambe provocate dall'urto contro il sedile accanto al suo. In base alla prime ricostruzioni, l'incidente è avvenuto attorno alle 11.15 locali di ieri (le 18.15 italiane) lungo l'autostrada Hiram Bingham, all'altezza del comune di Aguas Caliente.
L'autobus stava tornando a Cuzco dall'antica fortezza inca, lungo un tortuoso percorso di montagna, quando l'autista avrebbe perso il controllo - probabilmente a causa della nebbia presente in quel momento e di alcuni detriti trascinati in strada dalle piogge - finendo nel dirupo. L'Istituto nazionale per la difesa della concorrenza e la tutela della proprietà intellettuale (Indecopi) ha comunicato che avvierà indagini contro la società Consettur Machupicchu, proprietaria del veicolo.
Le immagini diffuse sul web mostrano come alcuni dipendenti dell'azienda abbiano cercato di stabilizzare il bus, caduto a testa in giù, per impedire che si ribaltasse. In attesa dell'intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile, i turisti feriti sono stati soccorsi dalla popolazione, che ha dato prova di grande solidarietà accorrendo sul posto e prendendosi cura delle persone rimaste stordite a bordo pista, come testimoniano foto e video postati sui social.
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