La leader del Partito Destouriano
Libero (Pdl), Abir Moussi, in carcere dal 3 ottobre scorso, ha
iniziato uno sciopero della fame per rivendicare il suo diritto
a candidarsi alle elezioni presidenziali del 6 ottobre. Lo ha
reso noto il suo comitato di difesa.
Moussi protesta contro gli ostacoli che incontra nel
candidarsi alle elezioni. Ieri il Tribunale del Riesame di
Tunisi ha rinviato a data da destinarsi l'esame del suo
fascicolo, rifiutandone il rilascio. Moussi è accusata tra
l'altro di "tentativo di cambiare la forma di governo,
incitamento dei cittadini ad armarsi gli uni contro gli altri,
provocazione di disordini sul territorio tunisino, trattamento
di dati personali senza il consenso dei proprietari e ostacolo
alla libertà di lavoro". Secondo i suoi avvocati, rischia anche
la pena di morte.
Ieri l'Alta Autorità Indipendente per le elezioni ha iniziato
a ricevere le prime candidature per le presidenziali del 6
ottobre. La scadenza per il deposito delle candidature è il 6
agosto.
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