Con l'intervento del premier
neozelandese Christopher Luxon, si è aperta ufficialmente a New
Delhi la tre giorni del 'Raisina Dialogue', la conferenza
internazionale sulla geopolitica e geo-economia del ministero
degli Esteri indiano.
Luxon è stato accolto nella sede del 'Raisina Dialogue',
giunta quest'anno alla decima edizione, dal premier indiano,
Narendra Modi, con il quale ha tenuto una conferenza stampa
congiunta al termine di una serie di colloqui bilaterali. I due
leader hanno annunciato la decisione di approfondire e
rafforzare la cooperazione nella difesa e nella sicurezza,
l'avvio di colloqui per un accordo di libero scambio
commerciale, e un progetto per facilitare la mobilità dei
lavoratori. I due hanno anche accennato ai legami sportivi tra
le due nazioni, e sottolineato l'impegno comune nella lotta al
terrorismo.
Tra i partecipanti alle tre giornate della conferenza ci sono
esponenti di 125 diversi Paesi: tra loro almeno 20 ministri, dei
quali più della metà da Paesi europei. Atteso anche il ministro
agli Esteri ucraino Andrii Sybiha, mentre sarà assente il suo
omologo russo Sergey Lavrov.
Molta attenzione sarà posta sulla questione delle nuove
relazioni tra Europa e Stati Uniti: una delle figure di spicco
della nutrita partecipazione Usa è Tulsi Gabbard, la
responsabile della National Intelligence. Oltre a lei
interverranno Ricky Gill, l'indo americano che è assistente
speciale del presidente Trump e responsabile per l'Asia del Sud
del National Security Council, e James Carafano.
Tra i relatori italiani, Benedetta Berti, capo della
Pianificazione politica dell'ufficio del segretario generale
della Nato, Stefania Benaglia, ricercatrice del Ceps, Natalie
Tocci, Direttrice dell'Iai, Sara Roversi, fondatrice di Future
Food Institute, l'Ad Fincantieri Pierroberto Folgiero, Paolo
Magri, direttore dell'Ispi, e Francesco Parisi, Ad del gruppo
omonimo.
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