/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ecco i Paesi favorevoli all'uso delle armi in Russia

Ecco i Paesi favorevoli all'uso delle armi in Russia

Ma c'è differenza fra missili a lungo raggio e artiglieria

BRUXELLES, 19 settembre 2024, 17:36

Redazione ANSA

ANSACheck
Ecco i Paesi favorevoli all 'uso delle armi in Russia © ANSA/EPA

Ecco i Paesi favorevoli all 'uso delle armi in Russia © ANSA/EPA

La questione dell'uso delle armi occidentali sul suolo russo da parte delle forze armate ucraine è alquanto complicata. In generale si può dire che la maggioranza dei Paesi europei non ha posto alcuna restrizione sul materiale fornito a Kiev. In questo campo si posso contare Finlandia, Svezia, Paesi Baltici, Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Olanda e con tutta probabilità anche la Romania.

 È necessario però tracciare una distinzione tra armi altamente offensive - come i missili a lunga gittata - e convenzionali (ad esempio l'artiglieria).

Ecco, qui le cose si complicano.

La Germania, dopo grande riluttanza, lo scorso maggio ha permesso all'Ucraina di usare il suo materiale (ingente) anche sul suolo russo. "Dal nostro punto di vista, una volta che i mezzi entrano in Ucraina sono ucraini e possono farne ciò che vogliono", ha spiegato un portavoce del ministero della Difesa dopo il lancio dell'offensiva di Kiev nel Kursk. Detto questo, Berlino non fornisce missili a lungo raggio e il cancelliere Olaf Scholz si è sempre rifiutato di passare all'Ucraina i Taurus, che permetterebbero a Zelensky volendo di colpire Mosca.

La Francia, insieme al Regno Unito, ha invece dato i missili Scalp/Storm Shadow. A maggio il presidente francese Emmanuel Macron aveva fatto capire di essere d'accordo all'uso dei missili di Parigi per colpire la basi militari in Russia da dove partivano gli attacchi verso l'Ucraina. Ma l'ok ufficiale non sembra essere mai arrivato.

Anche Londra ha espresso remore.Recentemente il premier Keir Starmer si è recato negli Usa per coordinarsi con Joe Biden, in modo da avere una posizione comune, dato che gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev i missili Atacms. Morale: al momento sembra che né Londra, né Parigi né Washington abbiano dato luce verde all'uso dei missili per colpire in profondità il territorio russo.

Tra i contrari all'uso di qualunque arma in territorio russo c'è invece l'Italia, come ha ribadito più volte il governo. Il Belgio ha posto pubblicamente il veto all'utilizzo offensivo degli F-16 (benché il testo dell'accordo non ne faccia menzione) e anche la Spagna sembra restia a concedere le sue armi per attaccare la Russia. Ma tra limitazioni parziali e totali, è difficile generare una mappa accurata.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza