Resilco startup con sede a Bergamo
che ha sviluppato una tecnologia innovativa per il trattamento
di alcune tipologie di rifiuti industriali trasformandole in
materie prime secondarie utilizzabili nel settore delle
costruzioni, con annesso stoccaggio di CO2, annuncia la chiusura
di un round da 5 milioni di euro. Il round è stato guidato da
360 Capital, società europea di venture capital, attraverso il
proprio fondo climate tech 360 Life II - sostenuto anche da Cdp
Venture Capital, attraverso il Green Transition Fund.
Resilco utilizzerà i capitali raccolti per sostenere la
propria crescita sul mercato, costruire il primo impianto mobile
nel 2026 e, nel 2027, il primo impianto industriale in Italia
per il recupero e la trasformazione di alcune tipologie di
rifiuti industriali in materie prime secondarie utilizzabili in
settori come quello delle costruzioni, con annesso stoccaggio di
CO2.
Resilco, spiega una nota, ha sviluppato una tecnologia unica
in grado di trattare e recuperare diversi tipi di rifiuti
industriali di natura alcalina, come le ceneri volanti da
impianti di termovalorizzazione, le scorie siderurgiche dalla
produzione di acciaio e le polveri di abbattimento fumi di vari
settori industriali (es., produzione di ceramica, vetro).
"La riduzione dello smaltimento in discarica, il recupero dei
rifiuti e la loro reintroduzione sul mercato come materiali
riciclati accompagnati dallo stoccaggio permanente della CO2
sono tre delle sfide globali che la nostra società sta
affrontando" spiega, David Callejo Munoz, CEO di Resilco.
"Resilco ridefinisce la gestione dei rifiuti industriali con
una tecnologia brevettata che trasforma un costo in
un'opportunità", dichiara Alessandro Zaccaria, Partner di 360
Capital
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