La Borsa di Milano prende coraggio
e sale dello 0,5 a 39.740 punti ed è sempre sui massimi dal
2007. Tra i titoli in evidenza c'è Leonardo che strappa a +3,54%
mentre la lente è sempre al conflitto in Ucraina con una prima
intesa Trump-Putin e una tregua di 30 giorni dei raid sulle
infrastrutture, a partire da quelle energetiche.
Tra i bancari sotto i riflettori c'è Mps che sale del 3,56%
con il buy di Deutsche Bank che indica un prezzo obiettivo di
8,6 euro. "Il prezzo delle azioni" del Monte "è rimbalzato, ma
rimane a uno sconto del 15% rispetto ai concorrenti. Il mercato
- scrivono gli analisti - è preoccupato per il rischio di
interruzione degli utili di Mediobanca" che a Piazza Affari sale
del 2,2%. Deutsche calcola che "solo il 3-6% degli utili" di
Piazzetta Cuccia "sarebbe a rischio e che la perdita di tali
utili non impedirebbe l'aggiornamento degli Eps (l'utile per
azione, ndr) o dei Dps (rapporto tra gli utili distribuiti e il
numero di azioni, ndr)" del Monte.
Sempre nel credito acquisti su Popolare Sondrio (+1,29%) e
Bper (+1,2%) con il principale azionista di entrambe Unipol che
guadagna lo 0,9%. Lo spread tra Btp e Bund scende a 111,9 punti
con il rendimento del decennale italiano che scivola a 3,89%
Sul fronte opposto le vendite pesano su Campari (-1,8%),
Amplifon (-1,2%), Inwit (-1,15%) e Tim (-0,93%).
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