Dopo il debutto al Teatro delle
Passioni di Modena lo scorso novembre, Emilia Romagna Teatro
porta all'Arena del Sole di Bologna, dal 18 al 30 marzo
prossimi, "Uno spettacolo italiano" di Niccolò Fettarappa e
Nicola Borghesi. I due attori, autori e registi, insieme sul
palco, si interrogano sulla politica italiana attraverso
"l'unica cosa che sanno fare: teatro".
Prodotto da ERT, Agidi e Sardegna Teatro, "Uno spettacolo
italiano" presenta un'Italia cambiata, in cui Borghesi e
Fettarappa si trovano a vivere e i loro "spettacolini di
sinistra" non hanno più spazio. Per sopravvivere in un mondo in
cui "hanno vinto loro" e non sapendo fare altro nella vita se
non teatro, l'unica soluzione che vedono è quella di diventare
"artisti di destra". Niccolò Fettarappa prende spunto da uno dei
primi provvedimenti presi dal Governo, la così detta "norma
anti-rave" e si chiede perché vietare proprio questo tipo di
raduni. "Per scrivere questo spettacolo - scrive nelle note di
regia - ho cominciato a ragionare come un ministro dell'interno.
Mi sono ricordato di un passo di Massa e Potere, in cui Canetti
parla della massa festiva, come una specifica tipologia di
massa, in cui chi si riunisce, balla, rovescia i divieti e
supera l'individualismo, alla ricerca di una moltiplicazione
della vita e del collettivo. Ecco, da quello che so nei rave è
palpitante questa esperienza di massa festiva. E forse proprio
per questo, sono stati vietati. Oggi abbiamo bisogno di
patrioti, non di fricchettoni. E così la destra da due anni sta
imponendo la sua festa, una festa che va avanti in televisione,
in piazza, nelle scuole, con le pistole e i manganelli, un rave
di destra, un trip terribile da cui non riesco più a
riprendermi. Questo spettacolo è nato da questi due anni di
protratta allucinazione".
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