Dopo il successo del Requiem, diretto
a ottobre nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, il
direttore musicale di Santa Cecilia Daniel Harding torna a
confrontarsi con la musica di Giuseppe Verdi, scegliendo anche
questa volta un programma che esplora il tema del sacro in
musica, in ogni sua sfaccettatura. Il direttore musicale dell'
Accademia Nazionale salirà sul podio il 20 marzo alle 19.30
(repliche il 21 alle 20.30 e il 22 alle 18) per dirigere due
lavori tra loro tanto diversi: i Pezzi sacri di Verdi, e la
Sinfonia n. 2 "Asrael" di Josef Suk, opera in prima esecuzione a
Santa Cecilia. A completare l'esecuzione, accanto all'Orchestra
e Coro di Santa Cecilia vi sarà il soprano Roberta Mantegna,
protagonista dei ruoli solistici dei Pezzi Sacri di Verdi. L'
interesse per la musica sacra di Verdi manifesta nell'ultimo
periodo della sua vita culmina nella realizzazione dei Pezzi
Sacri, che finiscono con il diventare un banco di prova per
l'artista. Si tratta, ad eccezione del Te Deum, di preghiere
rivolte alla Vergine, a cui il compositore aggiungerà in seguito
un' Ave Maria intonata su quella che musicalmente è nota come
'scala enigmatica'. Ma l'enigma è evidentemente presente anche
in Verdi stesso, il quale in un percorso di ricerca artistica e
spirituale spesso minato da dubbi e incertezze. Con l'avanzare
dell'età, Verdi si pone infatti interrogativi circa il tema del
sacro, che si traducono anche nella sua musica. La seconda parte
della serata è per molti versi 'speculare': sarà dedicata alla
prima esecuzione ceciliana di un compositore ceco di rara
esecuzione, Josef Suk. A seguito della scomparsa del suo maestro
Antonín Dvořák e della moglie Ottilia, il musicista si interroga
sull'enigma della vita, della morte e della resurrezione, dando
origine alla Sinfonia n. 2 "Asrael". Presente nell'Antico
Testamento, Asrael è una figura dal duplice volto: non è solo
l'angelo della morte, ma è anche colui che guida le anime verso
la rinascita. Caratterizzata da una ricca orchestrazione e
profondità emotiva, la scrittura di questa sinfonia è stata per
il compositore il tentativo di superare il dolore e la crisi
esistenziale causata dalla perdita di una persona amata.
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