Il duo britannico Tears For Fears
annuncia la pubblicazione del primo album ufficiale live della
band, Songs For A Nervous Planet, la cui uscita è fissata per il
prossimo 25 ottobre. L'album contiene anche quattro nuove tracce
incise in studio, tra le quali The Girl That I Call Home, già
fuori. Contestualmente all'uscita dell'album, il duo annuncia
anche la realizzazione del film di una performance catturata dal
vivo al FirstBank Amphitheater di Graystone Quarry a Franklin,
nel Tennessee, durante una tappa del Tipping Point Tour Part 2:
Tears For Fears Live (A Tipping Point Film).
Sulla creazione dell'album e del film, Curt Smith ha
dichiarato: "Abbiamo deciso di filmare lo spettacolo dal vivo
l'anno scorso. Penso che molte persone non sappiano che dal vivo
siamo una buona band, in realtà! Vedono un duo, e pensano che
sul palco ci saranno solo due persone con un paio di tastiere e
un mucchio di materiali preregistrati come accompagnamento. Nel
corso degli anni, siamo notevolmente migliorati rispetto a
quello che viene considerato il nostro periodo di massimo
splendore, gli anni Ottanta". Roland Orzabal ha aggiunto: "Non
abbiamo mai pubblicato un album dal vivo ufficiale, quindi si
potrebbe dire che questo sia un album in lavorazione da
quarant'anni".
Insieme alle registrazioni dal vivo, l'album contiene quattro
nuove tracce incise in studio: Say Goodbye To Mum And Dad, Emily
Said, Astronaut e il singolo appena pubblicato The Girl That I
Call Home, per un totale di 22 brani. Canzoni che aggiungono
nuove tessere al mosaico della loro carriera, parlando di amore,
solitudine, disagio psicologico, desiderio di evasione.
Parlando del nuovo singolo, Roland Orzabal ricorda: "Mia
moglie Emily mi è stata accanto per anni, mentre cercavo di
scrivere per lei una canzone d'amore. Alla fine, ce l'ho fatta.
Ero alle Hawaii, portavo con me il telefono e ogni giorno
provavo a cantare sulla base musicale: molte, moltissime volte.
Ma non mi riusciva assolutamente di trovare un titolo adatto.
Poi una sera, sono andato a letto e ho fatto quella cosa -
sapete, quando ci rivolgiamo all'universo… - e ho chiesto: 'Per
favore, dammi una mano, dammi, un titolo che funzioni'. Mi sono
svegliato la mattina dopo con The Girl That I Call Home. E mia
moglie lo adora".
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