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Preciado, 'Orlando, la mia utopia politica oltre il gender'

Preciado, 'Orlando, la mia utopia politica oltre il gender'

Il filosofo spagnolo debutta con docufilm biografico su essere trans

ROMA, 23 novembre 2023, 18:22

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 "Volevo condividere la mia utopia politica con le altre persone. Non volevo che il pubblico compatisse le persone trans, vedendo gli ostacoli che si incontrano per vivere la propria identità. Per me essere trans è la migliore delle cose che mi sia mai capitata nella vita". Lo dice unendo garbo e energia, Paul B. Preciado lo scrittore, filosofo, attivista e curatore d'arte spagnolo, uno dei principali intellettuali nello studio di genere e politica del corpo, quest'anno al debutto come regista con Orlando, my political biography, visto alla Festa del Cinema di Roma e in sala a febbraio 2024 con Fandango (che pubblica anche con Fandango libri i suoi scritti, da Testo tossico a Dysphoria Mundi). Nel docufilm, che ha debuttato alla Berlinale Preciado, rilegge un libro simbolo per la sua vita, Orlando di Virginia Woolf, nel quale il protagonista, cambia sesso in maniera armoniosa, nel bel mezzo della storia. Una narrazione che il filosofo scandisce con i racconti in prima persona, uniti alle parole della scrittrice inglese, di 25 ideali 'Orlando' di oggi, tutte persone trans e non binarie (Preciado compreso) , dagli 8 anni ai 70 anni.
Un legame con l'oggi, che il filosofo ha sottolineato anche scegliendo di sfilare sul red carpet di Roma, con la Orlando March, una marcia civile con il coordinamento del Mit- Movimento di Identità Trans e in collaborazione con varie associazioni che operano su tutto il territorio nazionale - Gender X, Mixed, Sunderam Identità Transgender Torino Onlus, Associazione Trans Napoli: una camminata militante per tutti e tutte coloro che oggi, a cento anni dalla pubblicazione del romanzo, si sentono Orlando. "E' un libro che ho letto da teenager, era tra i titoli che potevamo scegliere a scuola. Io non sapevo chi fosse Virginia Woolf, è stato un caso. Ma quando l'ho letto è diventato subito molto importante per me. Pur sapendo che fosse fiction, era intitolato 'Orlando - una biografia e io l'ho recepito come lo fosse. Ho pensato, 'se questo libro è reale, la mia vita è possibile'. Questo libro mi ha definito ancora prima che diventassi un filosofo o uno scrittore".
Preciado nato negli anni '70 in Spagna "quando il mio Paese era in piena transizione dalla dittatura alla democrazia... o meglio al neoliberalismo. E niente intorno a me poteva spiegarmi come sarebbe potuta essere la mia vita. Sono cresciuto in una società molto cattolica e non c'era nessun appiglio che mi potesse autorizzare a pensare di poter essere una persona non binaria, che non si riconoscesse solo come maschio o come femmina" Orlando " in quel periodo per me è diventato più importante della Bibbia. Poi l'ho dimenticato per molti anni, ogni tanto continuavo a citarlo nelle mie lezioni, ma non avrei mai pensato di adattarlo per il cinema". Allo stesso modo "non pensavo che avrei mai girato un film. Non era un mio desiderio, anzi credevo che i film fossero pretenziosi e stupidi.
Ora penso invece che si possono realizzare in modo diverso" ma "devi combattere come un leone per rimanere fedele a quello che vuoi" perché il cinema è un'industria e "tutti nel cinema vogliono importi le loro idee".
Come in fondo, accade continuamente nella società: "E' importante a ogni livello pensare individualmente, non farci imporre cosa pensare dagli altri. Se cediamo, non c'è libertà, non c'è democrazia, nessuna possibilità di opporsi a nessun governo ". Imposizioni che riguardano anche il corpo e "iniziano ancora prima di nascere, da quando ci identificano come bambino e bambina, ma quella è una diagnosi clinica, mentre sarà la nostra realtà a definirci. Nasciamo come esseri viventi e la vita si esprime in molti modi diversi" . E' "importante reagire, dire no a queste imposizioni. Come lo è abbracciare un proprio fallimento (rispetto alla norma). L'ho fatto anche con questo film. Fallire per me vuole dire non riprodurre la norma, voler fare qualcosa di diverso. Tutto questo lo possiamo riportare a noi stessi: Quando comprendi di non essere, ad esempio, una donna perfetta, hai la possibilità di diventare un essere umano interessante". 
   

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