ARDITO DESIO, LA CONQUISTA DEL K2
(CORBACCIO, PP. 336 , EURO 19)
A 70 anni dalla storica impresa torna per Corbaccio 'La
conquista del K2' di Ardito Desio, geologo, alpinista,
esploratore. Desio ideò, organizzò e diresse la spedizione, con
il supporto e il patrocinio del Cnr, del Cai e del Coni.
Era il 31 luglio 1954, quando Achille Compagnoni e Lino
Lacedelli piantarono il tricolore sulla vetta, la seconda più
alta del pianeta. Un sogno realizzato perché conquistare il K2
era stato a lungo il desiderio di Desio, fin dal 1929 quando
vide per la prima volta la 'Montagna Selvaggia', prendendo parte
a una spedizione come geologo e topografo.
Nella nuova edizione del volume, la presentazione è affidata
alla figlia di Desio, Maria Emanuela, che rivolge un pensiero
alle nuove generazioni con l'augurio che il libro possa essere
per loro fonte d'ispirazione:"L'impresa del K2, iniziata quasi
in sordina, rimasta nel cuore di mio padre per tanti anni,
portata a compimento con grande fermezza e duro lavoro, sia un
messaggio ai giovani: non è facile raggiungere vette, anche
virtuali, ci vuole una grande volontà, coraggio, dedizione,
sacrificio e ancora di più, ma credetemi, ne vale la pena".
Ardito Desio amava la montagna, la considerava "fonte di
gioia serena e di perfezionamento spirituale". Esplorare la
natura in paesi lontani gli permetteva "ore di serena
meditazione" e, al ritorno "nelle metropoli popolose e
turbolente", non vedeva l'ora di andare di nuovo "dove non c'è
nessuno, dove ci si trova soli di fronte a sé stessi e a Dio".
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