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Marina Abramović alter ego di Maria Callas a Bergamo

Marina Abramović alter ego di Maria Callas a Bergamo

Apre 'between breath and fire', al centro il film 'Seven deaths'

MILANO, 15 settembre 2024, 12:16

Redazione ANSA

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Marina Abramović diventa una sorta di alter ego di Maria Callas nell'installazione cinematografica 'Seven deaths', che è al centro della mostra 'between breath and fire', che apre al gres art 671, il nuovo centro per l'arte contemporanea inaugurato lo scorso novembre in un ex stabilimento industriale a Bergamo.
    Quello per la soprano - di cui ricorre il centenario della nascita - è un amore che ha avuto origine nell'adolescenza dell'artista serba, che ricorda di aver sentito per la prima volta la voce della Divina nella cucina della nonna a Belgrado e di essersi commossa per la sua potenza emotiva. "Non capivo le parole - era in italiano e ricordo di essermi alzata in piedi sentendo una scarica elettrica lungo tutto il corpo e un'incredibile emozione attraversarmi. Iniziai a piangere senza riuscire a controllarmi; fu una tale emozione da non poterlo mai dimenticare".
    Un'emozione che Abramovic fa rivivere in un'installazione filmica dove interpreta sette eroine dalla fine tragica interpretate dalla Callas e accompagnate dai suoi assoli. "Era così forte sul palco - dice l'artista - ma così infelice nella vita. E morì davvero per amore. Una volta anche io fui così innamorata da non riuscire a mangiare, a dormire, a pensare ma poi - rivela - il mio lavoro mi salvò".
    In mostra accanto all'installazione video, 30 lavori storici e recenti, divisi nelle sezioni Breath, body, the other, death, tra cui il paesaggio sonoro Tree, presentato per la prima volta al SKC Cultural Centre di Belgrado nel 1972, in cui la diffusione tra gli alberi di un canto di uccelli sfuma i confini tra naturale e artificiale, tra realtà e finzione, tra mortalità e trascendenza.
    "Questa mostra è unica - conclude Abramovic - perché integra non solo il mio lavoro performativo, ma anche le mie ultime ricerche sull'uso di nuovi materiali e formati diversi, come nella mia più recente opera Seven Deaths, un'opera lirica che ho creato e successivamente trasformato in un'installazione video".
   
   

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