"La regione mediterranea deve
adottare necessariamente pratiche agricole ecologiche per la
protezione degli ecosistemi per garantire un futuro
sostenibile". Così gli studiosi provenienti da diversi paesi che
si stanno confrontando al congresso internazionale Ispamed 24,
che si sta svolgendo presso l'Università di Palermo, per
suggerire alla comunità scientifica e alla popolazione un nuovo
corso per l'agricoltura che possa proteggere l'ecosistema anche
alla luce della grave crisi idrica causata dalla siccità.
"I sistemi di allevamento tradizionali - hanno evidenziato i
relatori - devono adattarsi alle condizioni mutevoli
dell'ambiente: l'abbandono e il degrado dei pascoli naturali,
l'aumento degli ungulati selvatici rappresentano sfide
significative per mantenere la sostenibilità degli
allevamenti".
I lavori sono moderati da Tiziano Caruso, del dipartimento di
Scienze agrarie, alimentari e forestali dell'Università di
Palermo. Durante il dibattito è stato affrontato anche il tema
delle strategie per sostenere le produzioni agricole e ridurre
le emissioni di gas serra nell'area del Mediterraneo, con
l'intervento di Leonardo Verdi, del dipartimento di Scienze
agrarie, alimentari, ambiente e forestali, Università di
Firenze.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA