Olbia ha dato l'ultimo saluto a
Gioele Putzu, il bambino di nove anni morto sabato scorso dopo
essere stato travolto da una porta da calcio in un campo
sportivo a Ozieri.
Il corteo funebre, partito nel primo pomeriggio dall'ospedale
Santissima Annunziata di Sassari, dove la salma era custodita
per essere sottoposta agli accertamenti del caso, ha raggiunto
la chiesa di Sant'Ignazio da Laconi a Olbia. La piccola bara
bianca coperta da rose candide e girasoli è stata subito
circondata dai compagnetti di scuola di Gioele, che lo hanno
aspettato con in mano rose bianche. Centinaia le persone che si
unite al momento di preghiera e dolore dei familiari durante i
funerali, molte delle quali giunte da Ozieri, insieme al sindaco
Marco Peralta, dove risiedono i parenti della madre e dove
sabato Gioele con la famiglia si era recato per la festa
patronale che prevedeva il concerto di Fedez, il cui
svolgimento, nonostante la tragedia appena avvenuta, ha
scatenato polemiche. Tra la folla commossa anche i compagni di
judo di Gioele, che hanno liberato in cielo decine di palloncini
bianchi con il suo nome.
"Caro Gioele, vorrei che fossi tu a prendere la parola,
perché tu sei ancora uno di noi. Sarebbe umanamente più giusto
se tu fossi seduto qui tra i tuoi amici di judo e di scuola a
suonare ancora una volta la chitarra, o accanto a papà e mamma
mentre ti stringono la mano. Sarebbe bello sentire ancora una
volta la voce e le tue preghiere", ha detto il parroco Padre
Amedeo Salis durante l'omelia. Proprio nella chiesa di
Sant'Ignazio da Laconi Gioele avrebbe dovuto ricevere la prima
comunione.
Il Comune di Olbia ha proclamato il lutto cittadino per
unirsi al dolore della famiglia e dalle 15 alle 17 le bandiere
degli uffici sono rimaste a mezz'asta con la sospensione delle
attività commerciali.
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