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Alba si costituisce parte civile per il furto medaglia al valore

Alba si costituisce parte civile per il furto medaglia al valore

A processo un pregiudicato, l'avrebbe gettata dopo il colpo

ALBA, 13 settembre 2024, 10:35

Redazione ANSA

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C'è anche il Comune di Alba, in veste di parte civile, nel processo per il furto della medaglia d'oro al valor militare che fu conferita alla città dal presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Il colpo in municipio era avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 maggio dello scorso anno.
    Dopo mesi di indagini, in novembre, i carabinieri avevano rintracciato il presunto autore del furto: Salvatore D'Amico, un pregiudicato domiciliato a Genova.
    Ieri ad Asti si è tenuta l'udienza predibattimentale nel processo che lo vede imputato. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il sospettato avrebbe cercato di rivendere la medaglia in un compro oro di Genova: vistosi rifiutare l'oggetto, ritenuto di scarso valore, lo avrebbe quindi gettato.
    Nel 1949 la città aveva ricevuto la medaglia in riconoscimento dell'impegno e dell'eroismo dimostrato durante la Resistenza, nonché a titolo di ringraziamento per il sacrificio in termini di perdute umane e materiali durante la guerra. "La medaglia è il simbolo per eccellenza della Resistenza albese e del suo territorio, il cui valore va ben oltre il materiale con cui era stata coniata" commenta il sindaco Alberto Gatto, presente ieri in udienza insieme all'avvocato del Comune.
   
   

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