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Frena economia del Piemonte, nel trimestre -0,7%, pesa auto

Frena economia del Piemonte, nel trimestre -0,7%, pesa auto

Le stime del Pil regionale diffuse dal Comitato Torino Finanza

TORINO, 09 agosto 2024, 10:37

Redazione ANSA

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Dopo un primo trimestre positivo (+0,7%), il Pil del Piemonte entra in terreno negativo nel secondo trimestre (-0,7%, rispetto allo stesso periodo del 2023). Le cause dell'inaspettata inversione di tendenza sono tre: le esportazioni verso la Germania, il settore dell'automotive e alcuni consumi. Bene, ma insufficienti, turismo e servizi.
    È la stima del Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino con lo strumento del Pilnow, in grado di dare indicazioni sull'andamento economico regionale, anticipando di ben 7 trimestri le statistiche ufficiali. Le variazioni trimestrali del Pil italiano sono emesse dall'Istat 30 giorni dopo la chiusura del periodo di riferimento, ma le variazioni regionali sono annuali e sono diffuse un anno dopo.
    La tendenza del Piemonte è sotto la media nazionale (+0,9%) ed europea (+0,6%). Il dato negativo si basa sull'appiattimento delle esportazioni a causa della mini recessione tedesca (-0,1%, ma i trimestri negativi sono ormai molti e non c'è segno di uscita prossima) e sulle difficoltà del settore auto. Presentano valori negativi anche i dati estratti dal credito al consumo e dai consumi dei residenti. Pesano il crescente invecchiamento della popolazione con riduzione dei consumatori potenziali e del carrello della spesa, e la perdita del potere di acquisto dei salari che negli ultimi 3-4 anni si è ridotto del 15/20%.
    Positivi invece i segnali dal turismo (soprattutto straniero), dalla cultura e dai servizi, che da soli non riescono, però, a sostenere un aumento del Pil. Il credito e gli investimenti risentono dei tassi di interesse. Tiene l'occupazione che appare stazionaria.
    "La variazione negativa giunge un po' a sorpresa, in quanto l'andamento dei primi due mesi faceva ipotizzare un diverso andamento del Pil, ma non siamo ancora in recessione, per la quale occorrono due trimestri consecutivi negativi. Ci potrebbero essere condizioni favorevoli per un ritorno in terreno positivo da un allentamento della politica monetaria e da una accelerazione del Pnrr, ancora in ritardo su tutto il territorio nazionale. A patto che non peggiori il panorama internazionale" commenta Vladimiro Rambaldi, presidente del Comitato Torino Finanza.
   

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