"Il progetto Stazioni del
territorio si colloca all'interno del percorso di rinascita e di
rigenerazione dell'Appennino centrale devastato dal terremoto,
che si afferma sempre più come un laboratorio nel quale vengono
adottate soluzioni sostenibili volte a promuovere lo sviluppo e
a contrastare il processo di spopolamento": a dirlo è il
commissario alla ricostruzione post sisma, Guido Castelli.
"Un'iniziativa che coinvolge stazioni ferroviarie situate
nelle quattro le regioni coinvolte dai sismi del 2009 e del 2016
- spiega Castelli - Mentre è in corso la ricostruzione, alla
quale nel 2023 abbiamo impresso un cambio di passo, è in atto la
strategia di riparazione economica e sociale di questi
territori, anche grazie al programma di interventi Next
Appennino, che necessitano in modo particolare di servizi di
qualità, infrastrutture di trasporto, connettività digitale".
"È infine da sottolineare il fatto che gli interventi in
corso in ciascuna stazione sono stati realizzati ascoltando le
richieste e le esigenze del territorio, segno di
quell'attenzione e cura particolare di cui necessitano questi
luoghi ai quali, insieme al governo e ai presidenti delle
quattro Regioni, stiamo dedicando un'attenzione costante",
sottolinea il commissario. Il progetto è stato presentato oggi a
Roma presso l'Auditorium di Villa Patrizi, insieme, tra gli
altri, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo
Salvini, all'amministratore delegato del Gruppo Fs Luigi
Ferraris e all'amministratore delegato e direttore generale di
Rfi Gianpiero Strisciuglio. Ferrovie del Territorio è una
iniziativa dedicata agli scali ferroviari dei comuni con meno di
15 mila abitanti, con l'obiettivo di trasformare le stazioni in
centri polifunzionali, attraverso l'inserimento di servizi
polivalenti e di pubblica utilità. Il progetto coinvolgerà 20
scali in tutta Italia e ha già preso il via in cinque stazioni
pilota, situate nelle quattro regioni del Centro Italia
terremotato. Tre di queste sono in fase di completamento:
Popoli-Vittorito (Pescara), Urbisaglia-Sforzacosta e Matelica
(Macerata). Per Antrodoco Centro (Rieti) e Baiano di Spoleto
(Perugia) gli interventi attualmente in corso si conclude ranno
nel 2025.
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