Sanità Marche: "il pronto soccorso
di Jesi va tutelato e rafforzato". Lo scrive il presidente del
Consiglio Regionale Dino Latini nel pomeriggio ha fatto tappa
all'ospedale 'Carlo Urbani' per ascoltare le esigenze degli
operatori sanitari che ogni giorno sono in prima linea. "Il
'Carlo Urbani' di Jesi - ricorda - può contare su un personale
qualificato e impegnato a seguire i pazienti, affrontando il
numero sempre più elevato degli stessi. Una grande
professionalità che si allarga anche ad altre funzioni extra
pronto soccorso, quando questo diventa un reparto normale per la
presenza di assistiti per più giorni".
Nel pomeriggio di ieri, domenica 24 agosto, Latini si è
recato all'ospedale di Jesi per capire in prima persona le
criticità del sistema sanitario nel presidio più importante
della Vallesina. "Evidente - prosegue Latini - è la difficoltà
di sopportare per tanto tempo l'incremento degli accessi dei
malati e l'impossibilità di dare loro una risposta efficiente. È
necessario mettere a disposizione le strutture ai reparti
affinché il pronto soccorso torni a essere soltanto pronto
soccorso e destinare le sue risorse umane a questo obbiettivo.
Dobbiamo farlo".
Latini auspica inoltre i prossimi passi da mettere in campo:
"è indispensabile - scrive ancora - attirare tanti giovani
medici specializzandi a scegliere di lavorare o solo fare
pratica nei reparti di pronto soccorso, ad esempio quello di
Jesi. Il rischio è che altrimenti tra pochi anni non avremo più
medici che lavorano nei pronto soccorso e che siano adeguati
alle richieste di assistenza dei pazienti. Il pronto soccorso di
Jesi va tutelato e rafforzato".
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