Attività educative, formative e
terapeutiche, tra cui la frequentazione di un maneggio e la
coltivazione, per persone con difficoltà fisiche o psichiche, di
animazione, aggregazione per minori e giovani ed
intergenerazionali con coinvolgimento di over 65. Sono le
iniziative che l'Azienda speciale consortile del Catria, in
provincia di Pesaro Urbino, sta sviluppando nel suo primo
progetto di agricoltura sociale. Tutto ciò grazie al bando
"Diversificazione attività agricole per servizi alla comunità"
del Gruppo azione locale (Gal) Flaminia Cesano.
Una progettualità innovativa, insieme alla cooperativa
sociale La Macina, al Comune di Frontone ed all'Organizzazione
di Volontariato Amicizia e Solidarietà, che parla d'inclusione e
integrazione. L'obiettivo è "sperimentare un progetto di
agricoltura sociale a favore dei minori, dei giovani, delle
persone con disabilità fisiche, intellettive e sensoriali, con
problemi di salute mentale, disagio socio esistenziale e altri,
per contrastare la condizione di marginalità ed esclusione
sociale, coinvolgendo operatori sociali, educatori, insegnanti,
famiglie ed associazioni".
Particolarmente interessante è lo sviluppo del settore
equestre con l'utilizzo del cavallo del Catria per un turismo
ambientale a cavallo accessibile a tutti.
Il progetto prevede anche la coltivazione di prodotti tipici del
territorio, quali la visciola e la patata del Catria che
permetteranno nuovi inserimenti lavorativi in agricoltura
sociale.
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