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8 marzo e parità di genere: "Un traguardo lontano"

8 marzo e parità di genere: "Un traguardo lontano"

La riflessione della professoressa Barbara Malaisi

MACERATA, 05 marzo 2025, 15:36

Redazione ANSA

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L'8 marzo, Giornata internazionale della donna, è l'occasione per riflettere sulla parità di genere. Ad approfondire il tema è la professoressa Barbara Malaisi, ricercatrice di Istituzioni di Diritto Pubblico e delegata alla comunicazione per il Dipartimento Di Economia e Diritto dell'Università degli Studi di Macerata. "La parità di genere rappresenta uno degli obiettivi chiave dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che punta a individuare e promuovere azioni concrete mirate a eliminare violenze e discriminazioni e a migliorare le condizioni di vita di tutte le donne e le ragazze. Tuttavia, nonostante i progressi significativi ottenuti nel riconoscimento dei diritti femminili, il raggiungimento della piena uguaglianza rimane un traguardo lontano".
    Secondo l'edizione 2024 del Global Gender Gap Report del World Economic Forum (WEF), che esamina il divario di genere in 146 Paesi, l'Italia si colloca al 87° posto, con una perdita di otto posizioni rispetto all'anno precedente. Anche il Rendiconto di genere 2024 del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'Inps evidenzia come il gender gap continui a rappresentare una delle principali sfide nel mercato del lavoro italiano. Tra le varie criticità, spicca la disparità salariale, con le donne che guadagnano oltre un quinto in meno rispetto agli uomini; nel caso delle pensioni di vecchiaia, poi, il divario raggiunge il 44%. "Le donne sono spesso sottopagate- prosegue l'accademica - hanno difficoltà ad accedere al mercato del lavoro, sono scoraggiate dall'assumere ruoli pubblici e politici e si trovano a gestire oneri domestici e di cura senza il giusto supporto.
    Questi squilibri non solo limitano le opportunità individuali, ma ostacolano anche lo sviluppo di una società realmente sostenibile".
    Malaisi evidenzia l'urgenza di un cambiamento di paradigma, sia a livello istituzionale sia culturale. "Il sistema educativo deve promuovere valori di rispetto e inclusione fin dall'infanzia - aggiunge -, affinché uomini e donne possano competere alla pari e contribuire al progresso collettivo. È fondamentale che le politiche di sostegno, come incentivi per l'occupazione femminile e aiuti economici per le famiglie, diventino una priorità. Non possiamo permettere che la parità di genere rimanga un obiettivo irraggiungibile: è tempo di trasformare le parole in azioni concrete".
   

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