L'8 marzo, Giornata
internazionale della donna, è l'occasione per riflettere sulla
parità di genere. Ad approfondire il tema è la professoressa
Barbara Malaisi, ricercatrice di Istituzioni di Diritto Pubblico
e delegata alla comunicazione per il Dipartimento Di Economia e
Diritto dell'Università degli Studi di Macerata. "La parità di
genere rappresenta uno degli obiettivi chiave dell'Agenda 2030
per lo sviluppo sostenibile, che punta a individuare e
promuovere azioni concrete mirate a eliminare violenze e
discriminazioni e a migliorare le condizioni di vita di tutte le
donne e le ragazze. Tuttavia, nonostante i progressi
significativi ottenuti nel riconoscimento dei diritti femminili,
il raggiungimento della piena uguaglianza rimane un traguardo
lontano".
Secondo l'edizione 2024 del Global Gender Gap Report del
World Economic Forum (WEF), che esamina il divario di genere in
146 Paesi, l'Italia si colloca al 87° posto, con una perdita di
otto posizioni rispetto all'anno precedente. Anche il Rendiconto
di genere 2024 del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'Inps
evidenzia come il gender gap continui a rappresentare una delle
principali sfide nel mercato del lavoro italiano. Tra le varie
criticità, spicca la disparità salariale, con le donne che
guadagnano oltre un quinto in meno rispetto agli uomini; nel
caso delle pensioni di vecchiaia, poi, il divario raggiunge il
44%. "Le donne sono spesso sottopagate- prosegue l'accademica -
hanno difficoltà ad accedere al mercato del lavoro, sono
scoraggiate dall'assumere ruoli pubblici e politici e si trovano
a gestire oneri domestici e di cura senza il giusto supporto.
Questi squilibri non solo limitano le opportunità individuali,
ma ostacolano anche lo sviluppo di una società realmente
sostenibile".
Malaisi evidenzia l'urgenza di un cambiamento di paradigma,
sia a livello istituzionale sia culturale. "Il sistema educativo
deve promuovere valori di rispetto e inclusione fin
dall'infanzia - aggiunge -, affinché uomini e donne possano
competere alla pari e contribuire al progresso collettivo. È
fondamentale che le politiche di sostegno, come incentivi per
l'occupazione femminile e aiuti economici per le famiglie,
diventino una priorità. Non possiamo permettere che la parità di
genere rimanga un obiettivo irraggiungibile: è tempo di
trasformare le parole in azioni concrete".
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