"Stop cinghiali, difendiamo
l'agricoltura marchigiana". La scritta campeggiava su uno
striscione in testa al corteo che oggi ha portato circa 2mila
agricoltori della Coldiretti Marche in corteo, anche con una
decina di trattori, nei pressi della Regione. Poi i manifestanti
sono rimasti in sit-in nel piazzale antistante la sede regionale
di Palazzo Leopardi per chiedere un piano straordinario di
abbattimento dei cinghiali che causano gravissimo problemi
all'agricoltura oltre a rappresentare un pericolo per la
circolazione stradale anche nelle aree urbane.
All'iniziativa di protesta hanno partecipato anche una
cinquantina di sindaci: allevatori e agricoltori, arrivati anche
con vari pullman da tutte le province marchigiane, presenti i
vari rappresentanti territoriali di Coldiretti, hanno sfilato
con bandiere e striscioni, al grido di "stop cinghiali",
suonando con fischietti e sbattendo coperchi. Coldiretti Marche
ha allestito un palco sul piazzale davanti alla Regione dove è
stato issato uno striscione gigante con la scritte "stop
cinghiali" e fissato mega-palloncini legati alle ringhiere. "Noi
seminiamo e produciamo, i cinghiali raccolgono", "siamo stanchi,
abbandoniamo tutto", "state distruggendo il nostro futuro",
"tuteliamo gli agricoltori marchigiani non i cinghiali": questi
alcuni degli slogan sui cartelli mostrati dagli agricoltori,
esasperati dai danni arrecati all'agricoltura dalla fauna
selvatica. Non solo cinghiali: "tra lupi e cinghiali non
campiamo più", la scritta su un altro manifesto.
"Si è ormai rotto l'equilibrio tra agricoltori e fauna
selvatica - ha lamentato la presidente di Coldiretti Marche,
Maria Letizia Gardoni, in testa al corteo - oggi i cinghiali
sono responsabili del 75% dei danni nei nostri campi. Gli
agricoltori seminano, coltivano e non possono raccogliere e
questa situazione è ormai insostenibile. Il problema riguarda
anche i tanti cittadini, ogni anno gli incidenti stradali
aumentano dell'8%, le aree protette perché i cinghiali sono
onnivori e distruggono gli eco-sistemi. La politica deve
intervenire: chiediamo alla Regione una delibera immediata per
un piano straordinario di contenimento perché la situazione non
è sostenibile e le aziende agricole stanno chiudendo e perdendo
posti di lavoro". Durante la manifestazione il presidente della
Regione Marche Francesco Acquaroli ha poi incontrato i
manifestanti.
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