Ad Ancona sciopero dei lavoratori
del porto giovedì 4 e venerdì 5 luglio, a partire dal quarto
turno fino al terzo del 5 luglio. Lo hanno proclamato da Filt
Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. L'iniziativa, fanno sapere i
sindacati, è stata proclamata perché, nonostante lo stato di
agitazione aperto l'11 marzo e lo sciopero di aprile (nei giorni
2, 3, 4 e 5), "pur avendo successivamente registrato dei passi
in avanti, il negoziato per il rinnovo del Contratto collettivo
nazionale di lavoro (Ccnl), scaduto il 31 dicembre 2023, non ha
ancora raggiunto un livello adeguato alle aspettative dei
lavoratori".
I sindacati ribadiscono "l'assoluto bisogno di giungere al
più presto alla sottoscrizione di un Ccnl che preveda un aumento
economico utile al recupero del potere d'acquisto perso dalle
lavoratrici e dai lavoratori, l'assemblea dei delegati del Porto
di Ancona ha deciso di proseguire con lo sciopero di 48 ore
dell'intero settore portuale", il 4 e 5 luglio prossimi.
"L'astensione dal lavoro - informano Filt Cgil, Fit Cisl e
Uiltrasporti - riguarderà tutti i lavoratori operativi ed
amministrativi, dell'Autorità di sistema portuale del Mare
Adriatico centrale e di tutte le aziende di servizi che
applicano il contratto collettivo nazionale di lavoro porti".
"Saranno garantite tutte le prestazioni che possano in qualche
modo coinvolgere i diritti della persona costituzionalmente
garantiti - fanno sapere il sindacati - e in particolare tutti i
diritti che riguardino la vita, la salute, la libertà, la
sicurezza, l'igiene, la vita di animali, la salvaguardia di
merci deperibili, gli approvvigionamenti essenziali".
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