Riconoscere nelle politiche di
coesione europee un ruolo decisivo anche alle Regioni e agli
attori locali. È questa la richiesta espressa dal presidente
della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in una lettera inviata
alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Il governatore, dopo aver sottolineato come "da tempo la
Commissione europea abbia avviato un dibattito sul tema,
istituendo il gruppo di specialisti di alto livello sul futuro
della Politica di coesione", evidenzia che "indubbiamente
occorrerà rivedere sia l'impostazione generale, sia l'impianto
operativo della futura politica di coesione per il settennio
2028-2035".
Secondo Fontana "la nuova politica di coesione non potrà che
essere più flessibile, orientata a riforme strutturali e più
cogente con i programmi di lavoro della Commissione e del
Consiglio europeo. Non dovrà essere però abbandonato il suo
approccio territoriale, con un forte orientamento a risultati
misurabili e tangibili a livello regionale e locale".
"La politica di coesione - aggiunge Fontana - dovrà
continuare a riguardare tutte le Regioni: la necessaria
attenzione alle aree meno sviluppate non deve andare a discapito
di quelle più sviluppate, spesso maggiormente interessate dalle
importanti sfide connesse alla transizione verso un'economia più
digitalizzata e climaticamente neutra".
Inoltra, l'Ue "dovrà incrementare lo stanziamento per la
politica di coesione all'interno del prossimo quadro finanziario
pluriennale", considerando "l'importanza e la difficoltà delle
sfide che intende sostenere, riportando il livello di
cofinanziamento nazionale e regionale ai tassi previsti per il
ciclo di programmazione 2014-2020. Indubbiamente - conclude
Fontana - la politica di coesione dovrà progressivamente
accettare la sfida di un marcato orientamento ai risultati
anziché alla mera capacità di spesa e al rispetto dei tempi di
realizzazione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA