"Con un percorso così duro non
pensavo fosse possibile arrivare a questo risultato. Non lo so,
non lo sto capendo, giuro. A Tokyo (dove prese il bronzo ndr)
l'ho realizzato nel momento in cui l'ho fatto, adesso non ci
posso credere di aver preso una medaglia così. Sono
emozionatissima". È al settimo cielo Veronica Yoko Plebani al
termine della gara di triathlon PTS2 femminile dei Giochi
paralimpici di Parigi 2024, che l'ha vista portare a casa la
medaglia d'argento.
"La gara è stata durissima - dice ancora l'atleta bresciana
nella zona mista allestita sul Pont Alexandre III -,però mi sono
veramente sorpresa di me stessa. Sono stata solidissima in tutte
le tre frazioni. Non lo so, è veramente incredibile.
Assolutamente non pensavo di poterlo fare, ho dei problemi a
credere in me stessa, ma quest'anno ho imparato anche questo e
in gara ci ho creduto tantissimo. E poi avere i miei amici,
tutti, che hanno fatto il tifo tutto il tempo...".
Erano almeno in ottanta gli amici di Veronica arrivati fino a
Parigi per assistere alla sua gara dagli spalti: "È stata una
doccia d'amore incredibile. Anche a Tokyo c'era un po' di tifo,
ma vedere le facce amiche è tutto, avevo veramente una folla
incredibile. Mi ha motivato tantissimo".
Sull'avvicinamento alle Paralimpiadi, Plebani spiega che "gli
ultimi tre anni sono stati difficilissimi per me. L'anno scorso
pensavo di smettere - rivela -, ora sono qui a fare questa gara
e ottenere questo risultato. Non lo so, non ci sto credendo e
finché non mi metteranno al collo la medaglia d'argento non
penso che lo capirò".
Cosa dobbiamo aspettarci adesso da Veronica Yoko Plebani? "Di
tutto. Sicuramente questa è stata la mia ultima gara di
triathlon, quindi sono all'avventura a cercare tutte le
attività, cose nuove da provare, esperienze nuove. Ho proprio
voglia di vivere".
Un messaggio potente, quello dell'azzurra: "Il significato di
questa medaglia è che l'amicizia è tutto. I miei amici sono
stati incredibili negli ultimi anni. Mi hanno supportata
tantissimo. Sono stati veramente anni duri, però all'inizio di
quest'anno mi sono convinta di potercela fare. Ho abbandonato
ciò che non mi faceva star bene. È difficile assolutamente
trovare l'ambiente giusto, ma è vitale per crescere, per
rifiorire".
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