La campagna elettorale per le
comunali di Genova ieri è entrata al Teatro Carlo Felice. Nella
serata inaugurale del "Falstaff" verdiano, si sono fatti vedere
tutti gli "attori" in gara. Per il centrodestra a dar manforte
al candidato Pietro Piciocchi c'erano il governatore Marco Bucci
e la deputata Ilaria Cavo che potrebbe entrare nella
competizione in qualità di vicesindaco. Per il centrosinistra,
accompagnata da Luca Pirondini dei Cinquestelle (uno dei pochi
politici che la musica e il teatro li conosce davvero per la sua
formazione di violinista) e da Tiziana Beghin (Cinquestelle,
indicata come papabile vicesindaco) ha fatto il suo primo
ingresso ufficiale in Teatro Silvia Salis, elegante e austera.
"La politica culturale del Comune va rivista - ha dichiarato -.
In questi ultimi anni si è di molto impoverita. Occorre lavorare
su progetti concreti che vadano incontro nella loro varietà ai
bisogni dei cittadini e nello stesso tempo abbiano la capacità
di attrarre da fuori Genova. Ma questo significa progettare a
lungo termine".
I sindacati hanno lamentato in queste ultime settimane, a
proposito del Carlo Felice, una serie di spese e di iniziative
non consone alla situazione. Alla vigilia della scadenza del
mandato del sovrintendente, ad esempio, sono stati emessi due
bandi di manifestazione di interesse per la comunicazione.
"Manca la trasparenza e questo è un limite che va risolto al più
presto" è il giudizio della Salis che si è poi "misurata" con
Bucci in uno scambio di battute. La battaglia elettorale si sta
facendo sempre più accesa.
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