"Sono usciti i primi sondaggi sulle
elezioni amministrative a Genova, la mia lista civica ha lo 0,1%
della lista civica di uno che da sette anni è vicesindaco della
città e da sei mesi fa il sindaco, evidentemente la credibilità
accumulata non è un granché, in più la nostra riconoscibilità è
pari, tre persone su quattro sanno chi siamo, un po'
sconcertante se pensiamo che uno da sei mesi è tutti i giorni al
telegiornale. Il fatto che il campo progressista abbia fatto uno
sforzo in avanti fa capire quale sia la volontà reale di vincere
le elezioni a Genova, vinciamo al primo turno, questo dev'essere
il messaggio alla nostra gente". Lo dichiara la candidata
sindaca di Genova per il campo progressista Silvia Salis durante
un incontro pubblico organizzato da Azione a Genova riferendosi
al sindaco facente funzione e candidato del centrodestra Pietro
Piciocchi.
"Quando si è un sindaco facente funzione di una città
bisognerebbe avere l'eleganza di occuparsi dell'ordinaria
amministrazione, sono mesi che vedo milioni di euro al giorno di
promesse, milioni di promesse - lo attacca Salis -. Devo far
notare una cosa al candidato della destra: noi la campagna
elettorale ce la paghiamo e costa, non la paghiamo con i soldi
dei genovesi".
"Dopo sette anni di governo non può fare una campagna
elettorale sul futuro, ci deve dire cosa ha fatto non quello che
farà - ammonisce Salis -. Ogni giorno il centrodestra genovese
fa promesse e presenta progetti, sei milioni per tappare le
buche nei marciapiedi l'ho sentito definire 'un progetto che
darà grande impulso alla città', ma è ordinaria amministrazione,
cosa stanno dicendo, prendono in giro la gente".
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