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Cinghiali, agricoltori in piazza per un piano straordinario

Cinghiali, agricoltori in piazza per un piano straordinario

Boeri (Coldiretti), paghiamo un dazio impossibile da sostenere

GENOVA, 10 luglio 2024, 18:12

Redazione ANSA

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Uno stand che mostra una coltivazione dopo il passaggio dei cinghiali, con patate e pomodori distrutti e inutilizzabili, e tanti cartelli con scritto: "chiuso per cinghiali", "i cinghiali sono un incubo per le nostre aziende", "difendiamo il nostro territorio".
    La protesta degli agricoltori liguri arriva sotto il palazzo della Regione, in piazza De Ferrari, a Genova, per una protesta che ha coinvolto diverse centinaia di agricoltori della Coldiretti che chiedono un piano straordinario per fermare questa devastazione dei raccolti. "Secondo una ricognizione che abbiamo fatto nei mesi scorsi, andando a incrociare più di duemila soci sul nostro territorio - spiega Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria - è emerso che il contrasto alla fauna selvatica, in particolare ai cinghiali, è in assoluto la maggior problematica che le aziende riscontrano nell'attività di tutti i giorni. La conta dei danni alle produzioni agricole genera una perdita in termini reddituali di rilevanti proporzioni; si parla di svariate risorse sottratte alle imprese che, soprattutto in determinati aree, mettono a rischio la continuità dell'attività produttiva. Durante la stagione 2022-2023 il contingente assegnato richiedeva di abbattere 30mila capi, di cui sono stati abbattuti solo 13mila capi, il 45%, che non ha neanche risolto la veloce riproduzione degli animali, che oggi costringono l'agricoltura dell'intera regione a pagare un dazio che non può più permettersi né intende continuare a pagare".
    Gli agricoltori, quindi, chiedono un piano straordinario "che vada a prevedere tutte le possibilità che gli articoli e dispositivi mettono a disposizione per non dipendere soltanto dall'attività venatoria - conclude Boeri - ma poter introdurre anche abbattimenti selettivi l'introduzione di gabbie l'aumento del nucleo di vigilanza venatoria regionale che va da così a essere efficace sul territorio anche in quelle porzioni di territorio, dove l'attività venatoria normale, non riesce a raggiungere i risultati".
   

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