Un carico di scrivanie, specchi,
colonne, porte, in tutto 90 metri cubi di mobili, spedito in
aereo da Genova alla Guinea, segna la ripartenza del cargo aereo
dal Cristoforo Colombo. Ad annunciare l'operazione è la società
consortile Goas, costituita nel 2019 da Spediporto,
l'associazione degli spedizionieri genovesi, insieme a 21
aziende associate, proprio per il rilancio del cargo aereo, ma
che ha solo dallo scorso febbraio la gestione dei magazzini
dell'aeroporto di Genova e che ha preparato i "pallet" per il
trasporto aereo dei 90 colli con i mobili acquisitati nel
comasco e appunto con destinazione finale Guinea equatoriale.
Si tratta di un passaggio importante perché ha due
significati, spiega Andrea Giachero, presidente di Spediporto e
di Goas. "Il primo è che l'aeroporto c'è e può funzionare a
supporto anche del porto di Genova, con vantaggi indubbi sia per
il sistema Italia che per l'Europa tutta; peraltro il Colombo
può approfittare della congestione dei grandi scali, primo fra
tutti Malpensa, per acquisire grazie alle infrastrutture fisiche
e digitale, importanti volumi di traffico legati ad esempio al
fast fashion o all'e-commerce che oggi, per arrivare in Italia,
sbarcano addirittura a Bruxelles". Il secondo punto è il lavoro
di squadra: "Tutti vogliono riportare le merci a Genova e ne è
testimonianza concreta il ruolo svolto in questa operazione
dalla società More freight: un segnale di come gli operatori
locali puntino a incentivare la piattaforma". Il cargo aereo
"mancava da tanti, troppi anni" sottolinea il direttore
generale di Spediporto Giampaolo Botta. "Oggi abbiamo la
dimostrazione che a Genova si possono fare operazioni in questo
settore, - aggiunge - che l'aeroporto di Genova può avere un
ruolo nelle dinamiche del cargo aereo grazie ad alcune
importanti peculiarità è flessibile, ha disponibilità di
magazzino, ha una pista d'atterraggio che consente l'arrivo di
qualsiasi tipo di aereo, ha un sistema informatico adeguato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA