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'Uccidi i Pro Vita' scritta apparsa a Roma e Bergamo

'Uccidi i Pro Vita' scritta apparsa a Roma e Bergamo

Brandi, è 'l'odio transfemminista, ora la politica condanni'.

ROMA, 09 marzo 2025, 18:29

Redazione ANSA

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"Uccidi i Pro Vita". E' "l'inquietante e vergognosa scritta, accompagnata dal simbolo del trans-femminismo, apparsa su un'affissione pubblica in via Labicana a Roma, a pochi passi dalla sede nazionale di Pro Vita & Famiglia a Viale Manzoni. Un gravissimo atto di esplicita intimidazione avvenuto durante la manifestazione femminista dell'8 marzo, mentre la nostra sede era accerchiata da camionette e agenti dei Carabinieri per scongiurare nuove aggressioni da parte di gruppi estremisti". E' quanto denuncia, in una nota, il presidente di Pro Vita & Famiglia Antonio Brandi, secondo il quale "sempre ieri, all'Università di Bergamo, un gruppo di attiviste trans-femministe ha occupato la sala dove avrebbe dovuto svolgersi un incontro organizzato dagli studenti con l'intervento di un nostro referente locale. Un altro segnale preoccupante del crescente clima di odio, censura e violenza fomentato da media e gruppi politici di sinistra, che legittimano e alimentano il fanatismo ideologico di questi movimenti".
    "Adesso basta silenzi e complicità - afferma Brandi - Quanto accaduto è l'ennesima dimostrazione di come chi difende la vita e la famiglia in Italia debba subire un'intimidazione costante, tra attacchi fisici, vandalismo e censura violenta. Chiediamo a tutte le forze politiche di condannare senza ambiguità questa escalation di odio e violenza e al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, di rafforzare le misure di sicurezza per proteggere chi si batte pacificamente per la dignità umana", conclude
   

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