La Guardia di Finanza di
Frosinone sta eseguendo da questa mattina il sequestro
preventivo 'per equivalente' di 2,5 milioni di euro ad
imprenditori e professionisti del Sorano e della Valle di Comino
sospettati di avere messo a segno una truffa con i crediti del
'Superbonus 110'. L'operazione in corso sta interessando tutto
il territorio provinciale.
Sulla base degli indizi raccolti dai finanzieri coordinati
dalla Procura della Repubblica di Cassino ci sono stati falsi
lavori di ristrutturazione, false cessioni dei crediti d'imposta
derivati da quei cantieri, emissione di fatture per operazioni
inesistenti.
Le indagini sono partite in maniera autonoma, su iniziativa
della Finanza. Gli investigatori hanno scoperto decine di ignari
condomini, soprattutto di appartamenti Ater, che risultavano
avere avviato i lavori di ristrutturazione sui loro alloggi
cedendo a due società i crediti sulle imposte così maturati. È
emerso che erano all'oscuro di tutto.
Le indagini, condotte incrociando anche i dati forniti
dall'Agenzia delle Entrate, si sono concentrate su sei persone e
due società, individuando anche professioni e tecnici
compiacenti, sospettati di avere rilasciato i necessari visti di
conformità e asseverazione con i quali si attestava l'esecuzione
di lavori in realtà mai iniziati e la congruità di spese in
realtà mai sostenute.
L'ipotesi della Procura di Cassino e della Finanza è che il
gruppo creasse e poi vendesse falsi crediti d'imposta, cedendoli
ad ignari acquirenti estranei alla truffa, e quindi portati in
compensazione sulle imposte, con conseguente danno finale alle
casse dello Stato.
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