Il primo sportello italiano contro la
violenza sulle braccianti agricole è stato presentato ieri sera
con una conferenza stampa che si è tenuta nella sala d'Ercole,
nel Comune di Viterbo.
Lo sportello, fortemente voluto dai sindacati, sarà in
convenzione con l'associazione di assistenza alle donne vittime
di violenza Kyanos.
Presenti alla conferenza stampa: Il vicepresidente di
Fimavla-Ebat Antonio Biagioli, il coordinatore di Fimavla-Ebat
Angelo Serafinelli, la presidente dell'associazione Kyanos Marta
Nori, e Massimiliano Venanzi e Andrea Piferi del direttivo
Fimavla-Ebat.
"È il primo sportello in Italia - ha spiegato Biagioli -
rivolto alle braccianti agricole voluto da tutte le
organizzazioni sindacali sia datoriali che dei lavoratori."
Fimavla-Ebat è un ente bilaterale di cui fanno parte Cia,
Coldiretti, Confagricoltura, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.
"Questo sportello - ha spiegato Nori - metterà a disposizione
delle lavoratrici servizi di ascolto, consulenza legale,
mediazione linguistica e un progetto individuale di uscita dalla
violenza. Entro la fine del mese faremo anche una giornata di
formazione rivolta a tutti gli operatori Caf e patronato delle
organizzazioni sindacali per fare in modo che forniscano
informazioni alle lavoratrici che si rivolgono ai loro
sportelli, e sappiamo riconoscere chi potrebbe aver subito delle
violenze sul posto di lavoro." Lo sportello già attivo da
qualche giorno, è situato in via delle Mura 17 a Viterbo, ed è
aperto tutti i martedì dalle 15 alle 19. Le donne che hanno
bisogno di aiuto potranno in alternativa contattare il numero
347.8822124, attivo 24 ore su 24.
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