L'economia della regione Fvg è
solida e registra un tasso di crescita al di sopra della media
nazionale ed europea. Quest'anno il Pil in regione aumenterà in
volume del 0,9% e nel 2025 del 0,8%; una variazione del +5,7%
rispetto al 2019 (pre-covid). Questi i dati diffusi dall'ufficio
studi di Confindustria Udine, calcolati sullo studio Prometeia
aggiornato a luglio. A fine 2023, l'economia del FVG ha segnato
un incremento del 3,9% rispetto al 2019. Nonostante il calo
demografico registrato in Fvg i consumi delle famiglie
dovrebbero espandersi nel 2024 ad un ritmo inferiore a quello
del Pil, e di poco superiore nel 2025. Alla crescita, il
prossimo anno, contribuirà anche la ripresa del comparto
industriale. A fine del 2025, i consumi dovrebbero essere
cresciuti di 2,1 punti percentuali rispetto al livello
pre-pandemico. Gli investimenti sono previsti aumentare nel 2024
dell'1,6%, e calare del 2,7% il prossimo anno.
Le esportazioni di beni in volume riprenderebbero un percorso
espansivo nel 2024, +5,6%, e nel 2025, +4,5%, superiore a quello
del commercio internazionale. Il valore aggiunto dell'industria
è previsto portarsi nel 2024 su valori inferiori a quelli dello
scorso anno, mentre nel 2025 registrerà una variazione positiva
con la ripresa dell'export. Si stima una tenuta del comparto
delle costruzioni nel 2024 e un deciso calo il prossimo anno, in
moderata crescita quello dei servizi.
Il mercato del lavoro resta solido. L'occupazione
continuerebbe ad aumentare quest'anno, ma subirebbe una
decelerazione il prossimo. Il tasso di occupazione per la fascia
di età 15-64 anni è ai massimi e in ulteriore crescita
attestandosi al 69,8% quest'anno e al 70,3% il prossimo (era al
66,6 % nel 2019). Il tasso di disoccupazione è previsto
attestarsi al 5,1% del 2024.
L'inflazione al consumo diminuirebbe in maniera netta
quest'anno, per poi risalire nel biennio 2025-26, rimanendo
sempre al di sotto del 2%.
"La crescita è un obiettivo alla nostra portata - ha
commentato il direttore generale di Confindustria Udine, Michele
Nencioni - c'è la necessità di mettere a terra gli investimenti
sul tema del digitale e dell'intelligenza artificiale". Il
quadro è incerto ma "l'industria continua a essere la sala
macchine della crescita" ha aggiunto Nencioni. "La nostra
economia potrà conseguire ritmi di sviluppo sostenuti se saprà
affrontare le conseguenze del calo e dell'invecchiamento della
popolazione e imprimere una decisa accelerazione alla
produttività" ha concluso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA