Mittelfest cala il sipario sulla
sua 33/a edizione dei 'Disordini' e si prepara al 2025, quando
dal 18 al 27 luglio svilupperà il tema 'Tabù'. Ad anticipare il
filo rosso della prossima edizione del festival di Cividale del
Friuli (Udine) è stato il direttore artistico Giacomo Pedini.
"La conclusione di Mittelfest Disordini non riguarda solo
l'edizione 2024 - afferma - ma è il termine di un lavoro di
squadra lungo tre anni, dedicato alla sinfonia del caos. Sono
stati tre anni intensi, in cui si è costruito il festival
principale e si è anche consolidato Mittelyoung. Abbiamo
raccontato questo territorio di confine, vario e plurilingue.
Abbiamo valorizzato alcuni aspetti del festival che ne sono
costitutivi e storici, come la ricchezza della proposta -
teatro, musica, danza e circo sono quattro discipline
stabilmente presenti -, come la varietà di spettacoli per il
pubblico, in modo che ognuno possa scoprire esperienze diverse
oltre quelle per cui è venuto". In prospettiva, conclude Pedini,
"bisogna lasciarsi guidare dalla fantasia e da nuovi orizzonti
di immaginazione: la forza di Mittelfest sta nel sapere
sorprendere e nel dare nuovi stimoli e generare curiosità. Si
aprirà un nuovo racconto con la prossima edizione, tenendo saldi
gli elementi portanti che in questo triennio hanno definito la
cifra stilistica del festival, come gli spettacoli itineranti
che rafforzano il legame tra Mittelfest e la sua geografia".
I Disordini hanno fatto alzare il sipario di Mittelfest su 30
progetti artistici da 17 Paesi, di cui 15 prime assolute o
nazionali, 3 produzioni e 5 co-produzioni per un totale di 46
alzate di sipario e 431 artisti presenti a Cividale. Tra gli
spettacoli in scena, Le tue parole, omaggio a Pierluigi Cappello
con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti, e Senza Confini. Ebrei e
zingari che ha segnato il ritorno di Moni Ovadia a Cividale.
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