Potrebbe non avere relazione con
la visita del Papa la pistola trovata alla vigilia del viaggio
del Pontefice a Trieste in un trolley abbandonato nel bar della
Stazione ferroviaria del capoluogo giuliano. Lo si apprende in
ambienti investigativi, dopo una serie di controlli e
monitoraggi effettuati. Comunque, da allora, il 6 luglio scorso,
intelligence a antiterrorismo sono impegnati in indagini
"accurate" in ogni direzione e per qualunque ipotesi e pista,
senza escludere alcun obiettivo.
Un'eventuale finalità contro il Pontefice legata all'utilizzo
dell'arma trovata viene considerata poco probabile, ritenendo
che un' azione di questo tipo sarebbe eventualmente stata
realizzata con altri sistemi, più elaborati, e forse con altre
armi.
Trova conferma, invece, il fatto che sia straniero l'uomo
ripreso dal filmato della telecamera di sicurezza del bar che,
entrato, ha appoggiato il trolley su un lato del locale per poi
allontanarsi camminando senza fretta.
Invece, secondo quanto si è appreso, i capi di abbigliamento
contenuti nella valigia avrebbero etichette turche. Questo
fattore viene valutato con particolare attenzione dagli
investigatori, anche se, viene fatto notare, proprio a pochi
metri dalla Stazione c'è più di un negozio che vende prodotti
turchi, o comunque orientali.
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