Il governo ha chiesto a Wartsila di prendere in considerazione la proroga della cassa di solidarietà per tutto il mese di luglio. E' quanto emerso, secondo fonti sindacali, dal tavolo Wartsila riunitosi oggi al ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza, tra gli altri, di Msc, Wartsila Italia, Confindustria Alto Adriatico, Autorità portuale del Mare Adriatico Orientale, Invitalia, Coselag, Interporto di Trieste. Presenti anche la Regione Fvg e i rappresentanti sindacali.
Il contratto di solidarietà per i dipendenti dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra (Trieste) scadrà il 30 giugno. A quanto si apprende, durante il tavolo odierno Wartisla e Msc hanno confermato di aver raggiunto un accordo per la cessione del ramo d'azienda che impegna le parti a concludere il percorso entro il 31 luglio. Allo stesso tempo le istituzioni presenti hanno riconfermato gli impegni inseriti nella bozza dell'accordo di programma. La richiesta di una proroga della solidarietà dovrebbe quindi ritenersi necessaria per permettere la chiusura dell'accordo sindacale e dell'accordo di programma.
Le parti sociali hanno chiesto a Msc, che ha presentato un piano industriale che prevede l'inserimento di 300 addetti, di cui 262 esuberi di Wartsila, di attingere prioritariamente, per i posti rimanenti, all'indotto della multinazionale finlandese.
Una richiesta che a quanto si apprende sarebbe stata accolta. I sindacati hanno inoltre chiesto a Msc e Wartsila garanzia sul numero degli occupati nel tempo: dopo che Wartsila avrà ceduto il ramo d'azienda, a Trieste e in Italia resterà un presidio di oltre 800 lavoratori, per i quali è stato chiesto un impegno alla non riduzione. Il tavolo si riunirà nuovamente il 4 luglio.
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