La Coppa Campioni del calcio
amputati arriva per la prima volta in Italia. A Sassuolo, da
venerdì a domenica prossimi, sotto l'egida del Sassuolo Calcio,
del Vicenza Calcio amputati e dell'agenzia di marketing ed
eventi Master Group Sport. Saranno otto le squadre a prendere
parte alla competizione europea che si disputerà sui cambi del
Mapei Football Center, la 'casa' della prima squadra del
Sassuolo Calcio di mister Fabio Grosso, e allo stadio Enzo
Ricci.
Oltre al Vicenza Calcio amputati, squadra campione d'Italia
lo scorso anno, ci saranno le altre migliori del Vecchio
Continente, vale a dire gli inglesi dell'Everton, gli irlandesi
del Cork , i francesi del Paris Fc, i polacchi del Wisla Krakow,
i turchi del Sahinbey Sk, campioni d'Europa in carica, i
georgiani dell'Odishi Zugdidi e gli spagnoli del Cd Flamencos
Amputados. L'evento è sostenuto dalla regione Emilia-Romagna e
da Mapei, sponsor ufficiale.
Tutte le gare della Eaff Football Champions League 2024
verranno trasmesse in diretta, in lingua inglese, sulla pagina
Facebook della Eaff. Giovanni Carnevali, amministratore delegato
e direttore generale del Sassuolo Calcio, presenta la Champions
del calcio amputati con queste parole: "Per noi è un grande
onore organizzare ed ospitare quello che riteniamo essere un
grande evento. Nel momento in cui ci è stato proposto lo abbiamo
accolto con grande gioia, sapendo le varie difficoltà che ci
possono essere soprattutto in un momento in cui tutte le nostre
attività sono impegnate, sia dal maschile che dal femminile.
Come Sassuolo calcio - continua il plenipotenziario neroverde -
siamo sempre attenti, perché sia la parte giocata e la parte
sociale viaggiano sempre di pari passo".
Saranno complessivamente 18 i match, oltre 120 gli atleti, e
tra questi Francesco Messori, calciatore del Vicenza Calcio
amputati e volto dell'intero movimento: "Mi è capitato spesso di
recente di sentirmi rivolgere la domanda sul perché non fossi a
Parigi. Il motivo è semplice, il calcio amputati non è ancora
una disciplina paralimpica. È una disciplina comunque che offre
tanto spettacolo, si avvicina tanto al calcio, con l'unica
differenza che giochiamo senza una gamba. Siamo atleti a tutti
gli effetti, in Italia non ancora professionisti, ma facciamo di
tutto per arrivare ad esserlo. Questa disciplina merita di
crescere".
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