Rinascimento e contemporaneità
rivivono all'interno di palazzo Vitelli alla Cannoniera di Città
di Castello con l'allestimento dell'"Ala Nuova" della Pinacoteca
comunale.
Inaugurate oggi la nuova sala Nuvolo, la sala Bartoccini
nella sala delle Vetrate e la "Event room", spazio
polifunzionale dedicato alle mostre temporanee e alle
installazioni di artisti contemporanei.
Il museo, seconda galleria dell'Umbria, ospita in un unico
percorso nella dimora cinquecentesca opere che spaziano da
Raffaello a De Chirico, da Signorelli a Nuvolo. "Se è il maestro
Alberto Burri a renderci una città a vocazione contemporanea,
ora i contemporanei devono fare la loro parte e sviluppare
questo tema attraverso progetti, eventi, reti, che facciamo
vivere la temperie artistica del 21/o secolo" sottolinea il
Comune.
È questo l'obiettivo del riallestimento dell'Ala Nuova della
Pinacoteca, un progetto dell'amministrazione comunale curato da
Archivio Nuvolo per la sala Nuvolo, lo storico dell'arte Lorenzo
Fiorucci per la sala Bartoccini e la "Event room", Eleonora
Reali per la mostra che ha tenuto a battesimo lo spazio dedicato
a undici opere e ceramiche del Lascito Pillitu, mai esposte
fuori dallo studio di Palazzo Pierleoni, a Città di Castello,
tra cui Michelangelo Pistoletto, Dottori, Schifano, Derigù, le
ceramiche di Cagli.
La Sala Nuvolo a cura dell'Archivio Nuvolo è stata trasferita
e riallestita con l'introduzione dell'opera più grande
realizzata dall'artista, "Scacco". "L'importante occasione data
dall'amministrazione comunale di spostarci in una sala più ampia
all'interno del Museo, non poteva essere ignorata - ha
commentato Paolo Ascani, in rappresentanza di Archivio Nuvolo -
anche in vista degli eventi che ci accompagneranno al 2026, anno
del centenario della nascita del Maestro Nuvolo che vedranno
Città di Castello al centro delle celebrazioni".
L'operazione di riallestimento si sviluppa su altre due sale
a cura di Lorenzo Fiorucci: la sala dedicata al pistrinese Bruno
Bartoccini (1910-2001), scultore tra tradizione e modernità,
sarà visibile all'esterno da via della Cannoniera e illuminata
in notturna, così da recuperare anche al fine di eventi
culturali la bella corte su cui si affaccia. Le sculture
rappresentanti figure femminili e maschili e piccoli animali da
cortile, donate al Comune dallo stesso artista, sono infatti
collocate nella loggia vetrata al pianoterra della Pinacoteca,
in un suggestivo dialogo tra interno e esterno.
Nella sala degli eventi prende avvio la prima mostra
temporanea dal titolo "Collezionismo tifernate. Pistoletto,
Dottori e gli altri del Lascito Pillitu", a cura di Eleonora
Reali, che espone una selezione di ceramiche, dipinti e
serigrafie provenienti dallo Studio Meroni Pillitu, donato al
Comune nel 2013, offrendo un interessante spaccato dell'arte del
Novecento e del peculiare gusto collezionistico di Paola
Pillitu, istitutrice del lascito.
Contestualmente alle nuove Sale, il museo ospita il restauro
della Pala di Santa Cecilia a cura di Paolo Pettinari, grazie al
supporto di Università telematica E Campus, attraverso Art
Bonus, la mostra dei 150 anni di Alice Hallgarten, la mostra
Infra formae di Fabio Mariacci ed Elio Mariucci e le
installazioni di Vis à vis di Helidon Xhixha. Anche questo
progetto è all'insegna della coralità. Amministrazione comunale
e curatori ringraziano in primo luogo il gestore del museo la
Cooperativa Il Poliedro, Enrico Tancredi, Fabio Galeotti, Elio
Mariucci, Fabio Mariacci, Mario e Alban Pauselli.
Un aspetto qualificante del progetto è la documentazione
digitale delle iniziative, alimentando un archivio del
Contemporaneo accessibile on-line.
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