Il patrimonio artistico a
cielo aperto di Ascoli Piceno cresce e si arricchisce di tre
nuove opere murali, grazie al progetto "Arte Pubblica.
Generazioni interconnesse", promosso dal Comune in partenariato
con l'Università di Camerino e Uteap (Università della Terza Età
di Ascoli Piceno) e la Fondazione Ascoli Cultura, che si avvale
dell'Associazione Culturale Defloyd per la messa a terra delle
azioni progettuali. Sono complessivamente 18 le opere
all'interno dei confini cittadini, un vero e proprio 'museo
senza biglietto'.
Degli ultimi tre il primo intervento ad aver preso forma è
"Il nostro disegno. La mappa del Tesoro di Poggio", realizzato
dall'artista novarese UfoCinque presso la scuola dell'infanzia
Marcucci a Poggio di Bretta. Un'opera pittorica che si rifà alla
cartografia medievale dove l'artista ha scelto di rappresentare
un luogo immaginifico, una mappa del tesoro, traendo ispirazione
dai disegni dei bambini della scuola, con cui ha lavorato a
stretto gomito. Simboli, numeri e lettere diventano indizi per
una vera a propria caccia al tesoro.
Gli altri due interventi coinvolgono rispettivamente il
quartiere di Porta Cappuccina e quello di Campo Parignano.
È dell'artista torinese Vesod, figlio d'arte del pittore
surrealista Dovilo Brero, l'opera "P_k0" realizzata sulla parete
dell'edificio di via Zandonai 1 che guarda la circonvallazione
nord, strada di raccordo ad alto scorrimento: ispirato dalla
leggenda di Pico e Pomona, l'artista consacra l'amore
indissolubile tra i due dopo la metamorfosi di lui in un Picchio
che scolpisce l'amata in un tronco d'albero.
Per il terzo intervento è stato coinvolto lo spagnolo Taquen
che ha dato vita all'opera "Occhi verde oliva", nata dalla
residenza artistica e gli scambi ravvicinati dell'artista con il
territorio, i suoi stakeholder, le sue storie e le sue
eccellenze, i suoi elementi identitari. Colori tenui, tratti
soavi e uno sguardo che arriva al cuore per l'opera che unisce i
tanti significati dell'oliva, dal valore enorme e
rappresentativo del territorio ascolano al richiamo alla pace. È
possibile ammirarla sulla rotonda dell'ex-Gil, sempre restando
sulla Circonvallazione Nord, in continuità con il murale di
Vesod.
Ogni opera ha portato con sé workshop e laboratori
diversificati per interlocutori e fasce di età: 23 alunni hanno
preso parte al laboratorio per la la scuola primaria
dell'Istituto Comprensivo "Don Luigi Giussani", dove l'artista
UfoCinque ha introdotto i più piccoli alla street art. Ventinove
tra studenti e ragazzi hanno partecipato al workshop aperto da
Vesod che ha raccontato il suo percorso, la sua arte e le sue
opere concentrando l'attenzione sull'esperienza dell'arte di
strada e sul lavoro per l'elaborazione dell'idea grafica del
bozzetto in collaborazione con l'artista. Infine sono stati 19 i
partecipanti al laboratorio riservato agli iscritti di Unicam e
Uteap, dove Taquen si è confrontato con loro sull'idea
progettuale e del bozzetto, in modalità cooperativa.
Il progetto è stato sostenuto da due finanziamenti: il Piano
nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree
urbane degradate della presidenza del Consiglio dei ministri e
il bando per il sostegno all'arte contemporanea emanato dalla
Regione Marche.
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