Il 7 ottobre si festeggiano nei
locali storici d'Italia il bello e il buono che il nostro Paese
ha da offrire. I locali che vi aderiscono hanno almeno un secolo
di storia e sono stati frequentati da re e regine, principi e
imperatori, filosofi e artisti, scrittori e politici, musicisti
e compositori, attori e registi. I Locali Storici d'Italia, che
hanno il Patrocinio del ministero della Cultura, sono come un
circuito museale d'Italia: ricchi di storia, esempi d'arte e
architettura vantano pagine di straordinaria memoria italiana,
tenuta sempre viva grazie alla cura e alla passione di chi, ogni
giorno, spesso anche da oltre sette generazioni, ne preserva la
ricchezza e il valore. Sono luoghi dove vivono ricchezze
gastronomiche uniche e dove l'eccellenza ha radici profonde e
antiche. Hanno fatto sognare generazioni di italiani e di
turisti e ancora oggi continuano a farlo con le loro immutate
atmosfere e bellezze, come il Florian a Venezia, il Gambrinus a
Napoli, il Cambio a Torino e le decine e decine d'altri, in
tutte le regioni italiane, nelle grandi città come nei piccoli
centri. Il 7 ottobre i Locali Storici invitano a partecipare a
degustazioni, a visite guidate e a conoscere le mille storie che
raccontano: come in una caccia al tesoro si può scoprire qual è
il locale dove Umberto Eco ha ambientato il suo romanzo Il
Cimitero di Praga, oppure dove sono stati inventati i
tramezzini, oppure ancora qual è il ristorante che si trova
nelle memorie di Casanova. Tante le storie e gli aneddoti: il
cuoco-bersagliere del generale Lamarmora nella Guerra di Crimea,
il pesto ufficiale dei Papi, lo stesso che Frank Sinatra si
faceva spedire in America e che Pavarotti portò per una tournée
di un mese in Cina. E, ancora, l'hotel dove Hitchcock studiò
alcune riprese di Caccia al ladro e dove la scala ellittica lo
ispirò per Vertigo; dove Giò Ponti ha firmato la prima piscina
con acqua di mare; dove Silvio Pellico passò la sua ultima notte
di libertà; l'hotel che ospitò nel 1700 Mozart al suo primo
viaggio in Italia e dove Hemingway ha immaginato Addio alle armi
o in quale locale storico il poeta americano Henry Wadsworth
Longfellow curò, nel 1867, la prima traduzione in lingua inglese
della Divina Commedia. L'elenco è interminabile e grazie
all'iniziativa promossa dall'Associazione dei Locali Storici
d'Italia, che raggruppa oltre 200 locali su tutto il territorio
italiano, anche quest'anno le attività sono gratuite e da
prenotare sul sito: giornatanazionale2023.localistorici.it.
L'Associazione ha nominato Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla
Cultura, primo Ambasciatore dei Locali Storici d'Italia. "Sono
luoghi legati alla memoria e al piacere, fanno parte di un
percorso che ognuno di noi ha vissuto. Qui la storia passa
insieme al tempo del presente ed è giusto che ci sia particolare
attenzione da parte del ministero della Cultura, perché non sono
meno importanti dei Musei. I locali storici d'Italia sono parte
della musica, della letteratura, della poesia, del teatro, e
l'Associazione nazionale con le sue iniziative compie un'azione
di garanzia e conservazione non solo dei luoghi fisici, ma anche
di tutela della memoria", ha commentato Sgarbi.
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