Compie vent'anni l'Istituto Grandi
Marchi (IGM) l'ambasciatore del vino italiano di qualità nel
mondo; un percorso intrapreso nel 2004 da 18 famiglie tra le più
importanti realtà produttive, unite dal desiderio di divulgare
la cultura, le tradizioni e l'insieme di valori etici e
sostenibili che costituiscono l'eccellenza del Made in Italy.
Ad inaugurare le celebrazioni del Gruppo un convegno a Roma dove
sono state ricordate le tante attività che hanno caratterizzato
il ventennale e quindi 412 eventi internazionali, 129
masterclass, 125 walkaround tasting, 82 gala dinner in oltre 30
Paesi. E' stata quindi presentata una ricerca sull'andamento dei
vini italiani presso i mercati internazionali negli ultimi 20
anni, con uno studio realizzato da Wine Monitor di Nomisma. Una
sorta di storia parallela a quella di Igmi, utile per osservare
i megatrends in termini di percezione e comportamenti
d'acquisto, che hanno scritto il percorso del vino italiano sui
mercati mondiali.
"Pochi agli inizi degli anni 2000 avrebbero scommesso su un
format di gruppo composto da attori abituati a calcare le scene
da protagonisti individuali - ha detto il presidente Piero
Mastroberardino - IGM ha intrapreso sin da subito la strada
giusta, diventando un caso di studio sul senso di fare sistema,
esprimendo la diversità delle realtà produttive e, allo stesso
tempo, rappresentando l'identità del vino tricolore
oltreconfine". L'incontro è stata l'occasione anche per
presentare il nuovo logo celebrativo dei 20 anni e illustrare il
calendario eventi 2024. Prima tappa sarà Milano il 18 giugno,
per un evento charity presso l'Hangar Bicocca in collaborazione
con Progetto Itaca; sarà quindi la volta di Londra il 25 giugno,
con l'evento istituzionale del gruppo che offrirà anche
l'occasione per confermare la storica partnership con IMW
(Institute of Masters of Wine) nel corso di una cena speciale
presso l'Ambasciata d'Italia.
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