Diminuisce il numero dei Comuni
inclusi nelle zone di restrizione per il contenimento della
Peste suina africana (Psa) attive nella provincia di Parma. A
stabilirlo, comunica la Regione, è l'ultimo aggiornamento al
regolamento europeo 594, approvato lo scorso 28 febbraio, che
adegua il sistema di controllo della peste suina africana in
risposta ai recenti sviluppi epidemiologici, e ha escluso dalla
zona di "restrizione I" della provincia di Parma i comuni di San
Secondo, Traversetolo, Montechiarugolo e una parte del comune di
Parma. I territori sono tornati completamente privi di
restrizioni.
"La messa in sicurezza di tutto il territorio comporterà un
percorso ancora lungo, ma le misure messe in campo stanno
andando nella giusta direzione - commentano gli assessori alle
Politiche per la salute, Massimo Fabi, e all'Agricoltura,
Alessio Mammi - Come Regione, proseguiremo con l'impegno massimo
nel destinare le risorse necessarie per ridurre la circolazione
del virus". "La rimozione di queste zone soggette a restrizioni
- proseguono - oltre a rappresentare un ottimo risultato
consentirà di ridurre le limitazioni alla commercializzazione
dei prodotti della filiera suinicola, con benefici diretti e
immediati per le aziende che erano ricomprese in tali aree". Il
risultato è stato accolto con soddisfazione anche dal
commissario alla Peste suina africana, Giovanni Filippini.
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