Dare avvio alla prima rotta del tonno
rosso made in Italy che da Carloforte in Sardegna, passa per
Cetara e Mariana di Camerota, in Campania, per arrivare nel
messinese, nella Sicilia orientale. Una strada di mare che
potrebbe generare un business da 100 milioni l'anno, con un
aumento del 45% di occupati tra addetti diretti e indotto; si
tratta di andare a toccare i poli di questa produzione di
eccellenza per favorirne il consumo nelle tavole italiane ed
europee, con ricadute positive per la trasformazione e il
commercio, ma anche per il turismo. Potrebbe essere questa una
delle leve per dare valore a nuove filiere tra gli operatori del
comparto da realizzare grazie al decreto del Masaf appena
pubblicato. A lanciare il progetto è
Fedagripesca-Confcooperative, in occasione della Giornata
mondiale del tonno 2024, un'idea nata nel periodo pre-covid che
oggi ha solide basi per concretizzarsi. Del resto si tratta di
valorizzare un business complessivo che vale fino a oltre 200
milioni di euro l'anno, tra allevamento e vendita.
Tracciare le tappe di questa preziosa specie trova come
alleato le nuove abitudini degli italiani sempre più inclini a
mangiare pesce crudo. "Fino a pochi anni fa oltre l'80% del
mercato del tonno rosso fresco era destinato al Giappone come
alimento base per sushi e sashimi - spiega Fedagripesca - ma
oggi è cambiato tutto con una crescita esponenziale di richiesta
nazionale visto i consumi a casa e nella ristorazione di
tartare". Si tratta un pò di riappropriarsi di una specie ittica
considerata da 4 italiani su 5, secondo un sondaggio di
Fedagripesca, emblema del Mar Mediterraneo. Grazie a decenni di
sforzi per la pesca sostenibile, con la messa a punto di feree
politiche restrittive, oggi le popolazioni di tonno rosso nel
Mediterraneo mostrano una lenta ma costante ripresa. Anche se la
pesca illegale, il cambiamento climatico e l'inquinamento
continuano a rappresentare seri rischi. Protagonista sulle
tavole, a casa come al ristorante, è apprezzata per la sua
versatilità in cucina per preparare, antipasti, primi e secondi,
di cui non si butta via niente. Conosciuto anche come maiale di
mare, del tonno, infatti, si utilizzano tutte le parti: dalla
guancia, alle uova per realizzare bottarga, passando per il
mosciame, una sorta di prosciutto di mare. Contiene inoltre
molte proteine e grassi essenziali Omega 3, molto importanti
nella lotta al colesterolo.
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