Un settore in crescita che guarda al futuro con la necessità però di innovazione nella logistica, e nell'organizzazione del lavoro e alle prese con un passaggio generazionale talvolta complicato. E' quanto emerge dall'indagine commissionata per la Giornata Nazionale del Grossista, organizzata da Fedagromercati-Confcommercio. Presenti anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e il viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini.
Dall'analisi risulta che la professione del grossista riguarda piccole e medie aziende, a conduzione familiare, con un fatturato minimo che varia dai 3 milioni ai 20 milioni (72%), con una parte minore che raggiunge anche i 40 milioni all'anno (28%). La Sicilia è il primo fornitore nazionale (seguito da Puglia e Lazio), e la Spagna primo partner per le forniture estere (America Latina è il secondo). I clienti dei grossisti rimangono principalmente i dettaglianti (28%), seguiti subito dagli ambulanti (17%) e da altri grossisti (23%). Crescono i rapporti con l'horeca e con la Gdo. Le sfide principali che emergono dai dati raccolti sono tre. "Passaggio all'orario diurno di lavoro, razionalizzazione del sistema dei Mercati, investimenti sulla logistica e sui servizi aggiuntivi a favore dei clienti - spiega il presidente Valentino Di Pisa - con l'obiettivo di innescare un cambio di passo dell'intero settore che possa far fronte alle importanti sfide che ci riguardano, come il ricambio generazionale, la sostenibilità o il tema delle pratiche sleali commerciali".
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