/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Olio di oliva e metalli pesanti, un'interazione possibile?

Olio di oliva e metalli pesanti, un'interazione possibile?

di Leonardo De Francesco e Joumana Doukkar, IIS Galilei, Jesi (AN)

17 maggio 2023, 19:20

Redazione ANSA

ANSACheck

Leonardo De Francesco e Joumana Doukkar, dell’IIS Galilei, Jesi (fonte: FAST) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Leonardo De Francesco e Joumana Doukkar, dell’IIS Galilei, Jesi (fonte: FAST) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Leonardo De Francesco e Joumana Doukkar, dell’IIS Galilei, Jesi (fonte: FAST) - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il nostro progetto è importante perché ha saputo analizzare l’interazione tra olio di oliva e metalli pesanti. Abbiamo vinto alla manifestazione “Expo Sciences” a Lussemburgo (28 settembre-1 ottobre 2023) e siamo stati premiati alla FAST alla selezione italiana del concorso europeo “I giovani e le scienze 2023”. Abbiamo studiato la degradazione di un olio di oliva a contatto con alcuni metalli.

Il trigliceride formato da glicerolo ed acido oleico è il più abbondante lipide nell’olio di oliva. In ognuna di cinque beute a bocca larga abbiamo inserito una certa quantità nota di olio. In ciascuna di quattro di queste, abbiamo introdotto una lamina di metallo: rame, piombo, zinco, alluminio. La quinta, senza lamina metallica, è il riferimento. Abbiamo coperto la bocca della beuta con della carta in modo da lasciare una apertura per far circolare l’aria per il contatto con l’olio. Abbiamo valutato due parametri: acidità e numero di iodio per caratterizzare l’olio nelle varie situazioni. La normativa vigente afferma che un olio è classificato come extravergine se la sua acidità è compresa tra 0.0 e 0.8 ed è espressa in percento (%) di acido oleico.

L’olio al momento della apertura della bottiglia ha una acidità di 0.31. L’acidità misurata dopo dieci giorni mostra una leggera diminuzione rispetto a quella iniziale e può essere dovuta agli acidi carbossilici liberi dell’olio che attaccano la patina di ossido residuo presente sulla lamina metallica. Dopo due mesi e mezzo dall’inizio degli esperimenti, esaurito questo fenomeno, l’acidità aumenta in tutti i campioni compreso quello a contatto con la sola aria. Ciò sembra suggerire che il metallo non abbia un effetto catalizzatore nella reazione di idrolisi del lipide che porta alla liberazione degli acidi grassi carbossilici e ad un aumento di acidità. In ogni caso, l’olio, in base a questo parametro, mantiene il suo carattere extravergine. Il grado di insaturazione è rappresentato dal numero di iodio, che risulta piuttosto modesto se confrontato con il valore dell’olio di semi di soia.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza