La Fondazione Airc per la ricerca sul cancro si conferma la prima scelta, tra le realtà del terzo settore, in termini di preferenze espresse da oltre un milione e seicento mila contribuenti nella dichiarazione dei redditi 2023 per un importo totale di oltre 69,3 milioni di euro. Lo rende noto l'Airc, sottolineando che si tratta di una "testimonianza di fiducia che conferma la priorità di investire nella ricerca oncologica indipendente nel nostro Paese, basata sulla trasparenza e meritocrazia del processo di selezione dei più meritevoli progetti finanziati dalla Fondazione".
Le risorse dei fondi del 5 per mille danno stabilità e prospettiva alla comunità scientifica dei ricercatori sostenuti da Airc: circa 6 mila medici e scienziati al lavoro in 102 istituzioni prevalentemente pubbliche del nostro Paese, laboratori di università, ospedali e centri di ricerca. Questi fondi vengono impegnati negli 8 programmi speciali sullo studio delle metastasi e in oltre 360 progetti di ricerca individuali per curare, prevenire e diagnosticare precocemente il cancro.
"Anche quest'anno sono state oltre un milione e seicento le scelte a favore di Airc, confermando che la ricerca sul cancro rappresenta una priorità - dichiara Andrea Sironi, presidente di Fondazione Airc -. La ricerca produce risultati, in Italia tra il 2010 e il 2020 le persone che hanno superato il cancro sono aumentate del 54%, un dato a 10 anni dalla diagnosi, ma i ricercatori si trovano ad affrontare l'ultimo miglio più impegnativo: trovare la cura per tutti i tipi di cancro". Con le donazioni e con il 5 per mille, "Airc ha accresciuto in questi anni la competitività della ricerca italiana - rileva Federico Caligaris Cappio, direttore scientifico della Fondazione - premiando il merito, garantendo continuità dei finanziamenti e promuovendo collaborazioni interdisciplinari. Un esempio è il risultato ottenuto recentemente dal gruppo di Robin Foà, scienziato Airc presso Sapienza Università di Roma, per la leucemia acuta linfoblastica Philadelphia positiva degli adulti: ha messo a punto una terapia innovativa basata sull'uso combinato di due farmaci che agiscono in modo mirato sul tumore, senza bisogno di chemioterapia o trapianto di midollo. Un risultato importante, reso possibile solo grazie al sostegno continuativo alla ricerca".
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