Cambiano i sistemi propulsivi, cambiano le auto e cambiano anche le modalità di vivere (su periodi sempre più brevi) i periodi di vacanza. Ma resta - per chi correttamente non vuole separarsi dagli amici a quattro zampe negli spostamenti in auto - il problema di gestire il viaggio in auto assieme al cane o al gatto di casa.
Gli esperti ricordano che la prima regola da seguire è quella sulla durata del viaggio. Per il benessere dell'animale, non dovrebbe superare le 5-6 ore, ma se il clima è molto caldo e il viaggio stressante (ad esempio con lunghe code) è preferibile non superare le 2-3 ore tra una sosta, per i cani con passeggiata al guinzaglio e per tutti i quattro zampe con il bagagliaio arieggiato e il motore spento. Parliamo di bagagliaio e non di abitacolo perché l'animale non deva mai restare libero in auto. Dal punto di vista normativo il tema è infatti regolato dall'articolo 169 del Codice della Strada al titolo 'Trasporto di persone, animali e oggetti sui veicoli a motore'.
In queste norme si specifica che è "vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida. È consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore a uno, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo".
Quindi, per essere in regola, e soprattutto per non correre o far correre rischi, una delle soluzioni ideali è quella del trasportino (chiamato tecnicamente 'kennel rigido'). Questa gabbia, in plastica o metallo, non deve essere percepita dal cane come una sorta di prigione, quanto piuttosto di un luogo di 'protezione' - come la cuccia - dove potersi tranquillamente rilassare. Ed è dunque consigliabile, se la si usa la prima volta, far vivere all'animale un periodo di assuefazione.
C'è anche il metodo del divisorio rigido, utilizzabile per 'isolare' i posti anteriori nelle auto più piccole o il bagagliaio nelle wagon, nelle hatchback e nei suv. Che richiede però, se installato in modo permanente, l'autorizzazione della Mctc. Solo tollerata dalla legge (in quanto rappresenta un sistema per "non costituire impedimento o pericolo per la guida") anche la soluzione dell'imbragatura di sicurezza da far indossare all'animale e da attaccare alla cintura di sicurezza a tre punti dell'auto. Ne esistono diversi modelli, distribuiti anche dalle stesse Case automobilistiche, che sono adatti per cani da 7 e 40 kg di peso. Questo sistema non va però assolutamente rimpiazzato ricorrendo a nastri con gancio che collegano il collare, una modalità inefficace per proteggere le persone e che può essere addirittura mortale per l'animale.
Tra le cose da non fare tassativamente c'è il permettere che il cane tenga testa e zampe fuori dal finestrino (può causarsi lesioni all'udito o esporsi a infezioni polmonari), o ancora farlo viaggiare senza avere sempre acqua da bere a disposizione, accortezza che riguarda evidentemente anche i gatti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA