Arriverà a breve la nuova legge sulla concorrenza. Il governo, con il ministero delle Imprese schierato in prima linea, sta lavorando alla messa a punto del nuovo ddl, facendo tesoro anche delle segnalazioni dell'Antitrust, concentrando l'attenzione sull'rc auto, settore tornato alla ribalta dopo gli aumenti degli ultimi mesi. Per ridurre i prezzi e contenere il fenomeno delle frodi, il meccanismo da favorire il più possibile è quello della scatola nera. Secondo i dati contenuti nella relazione annuale dell'Ivass, dal 2014 al 2022 si è registrato infatti un significativo calo dei prezzi nel settore assicurativo in parte ascrivibile proprio all'aumento del tasso di penetrazione della scatola nera, installata sul 21,5% dei veicoli. Ma a fronte di significativi sconti di benvenuto per i nuovi clienti, la riduzione di premio applicata dal secondo anno di installazione della scatola nera avviene solo se l'assicurato non cambia compagnia. Un atteggiamento che genererebbe fenomeni di 'lock-in', ovvero di fidelizzazione forzata del consumatore, con conseguente riduzione della mobilità della domanda e degli effetti pro-concorrenziali tipici dello strumento. Seguendo quindi la direzione auspicata dall'Antitrust, il Mimit starebbe valutando un intervento normativo, con la collaborazione delle imprese assicurative, che consenta la portabilità dei dati telematici registrati dalle scatole nere installate sui veicoli, oppure l'individuazione di un set di dati portabili regolando le modalità di trasmissione degli stessi dati tra i vari operatori del settore, così da consentire al consumatore di scegliere ogni anno l'offerta più conveniente sul mercato, preservando e mantenendo i dati personali. Il lavoro per la messa a punto della misura sta andando avanti da tempo così come il confronto con tutti gli attori in campo. Su spinta del Garante dei prezzi, a metà febbraio si è riunita la Commissione di allerta rapida sui prezzi della rc auto per fare il punto con le principali istituzioni, i protagonisti del mercato e gli stakeholder del comparto ed è stato quindi istituito un gruppo di lavoro istituzionale - di cui fanno parte, oltre agli uffici ministeriali interessati, l'Agcm, l'Ivass e la Banca d'Italia - per la predisposizione delle principali azioni di intervento. La norma farà parte del più ampio disegno di legge sulla concorrenza che il governo punta a varare a breve, dopo quello varato nel 2022 e approvata dal Parlamento lo scorso anno. L'approvazione annuale di una "legge sulla concorrenza" rientra infatti tra gli impegni assunti nell'ambito del Pnrr; ma il disegno di legge conterrà, come già il precedente, anche una serie di norme volte ad assicurare il raggiungimento di alcune milestone fissate nel Piano. La promozione della concorrenza è tra le riforme abilitanti concordate con l'Unione europea, da approvare con cadenza annuale al fine di accelerare la modernizzazione del Paese, grazie sia alla rimozione di ostacoli regolatori che all'introduzione di misure a vantaggio della competitività delle imprese e dei diritti dei consumatori.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA