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Lotus Theory 1, anticipa le auto prestazionali intelligenti

Lotus Theory 1, anticipa le auto prestazionali intelligenti

Tre posti elettrica 1.000 Cv, molto digitale ma anche analogica

ROMA, 17 settembre 2024, 12:24

Redazione ANSA

ANSACheck
Lotus Theory 1, anticipa le auto prestazionali intelligenti © ANSA/Lotus

Lotus Theory 1, anticipa le auto prestazionali intelligenti © ANSA/Lotus

Lotus, il celebre costruttore britannico di auto sportive che ora fa parte del Gruppo Geely, si appresta a rientrare a gamba tesa nel mondo delle supercar, con un progetto che è stato evidentemente sviluppato in funzione di un futuro elettrico e sempre più disegnato dal software ma senza trascurare il valore dell'analogico.
Lo anticipa con Theory 1, la prima concept car del brand che - si legge nella nota - rappresenta la prossima generazione di "veicoli a prestazioni intelligenti" e che, appunto sotto l'ombrello di una strategia denominata The Lotus Theory, prefigura anche l'evoluzione del design - racchiuso nei concetti di Digitale, Naturale, Analogico (DNA) - che sarà la base di tutte le future Lotus.
"Con Theory 1 - ha detto Ben Payne, vicepresidente del design di Lotus Group - abbiamo lavorato partendo dalle fondamenta di tutto ciò che Lotus ha creato nei suoi 76 anni di storia per spingerci poi oltre i confini di ciò che significa un'auto ad alte prestazioni".

 


 
"Volevamo dimostrare che non c'è bisogno di scendere a compromessi: digitale e analogico possono lavorare in armonia nell'auto del futuro. In questo modo, siamo in grado di stabilire un nuovo punto di riferimento per emozioni, funzionalità e connessione, offrendo a chi guida la migliore esperienza possibile".
Theory 1 è una sportiva a tre posti con una posizione di guida centrale (i passeggeri siedono su ciascun lato, in posizione arretrata rispetto al pilota). Ispirata alla Formula 1, la posizione centrale del posto guida offre la migliore visibilità possibile della strada davanti e un facile accesso a tutti i comandi.
Anche l'interno di Theory 1 è stato modellato sulla base del corpo umano, con i sedili integrati nella struttura. Lotus ha progettato l'auto in modo che tutto risponda alle caratteristiche e alle esigenze di chi la utilizza. Ad esempio, il volante e i pedali si spostano verso il conducente.
Nella nuova berlinetta debutta il sistema LotusWear, che letteralmente permette di 'indossare' l'auto. Pilota e passeggeri possono vivere un'esperienza personalizzata - capace di evocare emozioni reali e connettersi con la strada - attraverso un materiale tessile adattivo, morbido e leggero. Sviluppata in collaborazione con MotorSkins (start-up specializzata in robotica indossabile) questo tessuto che dialoga con il corpo viene applicato per la prima volta nel settore automobilistico. Lo fa - spiega Lotus - comunicando con pilota e passeggeri in modalità analogica (cioè reale) per offrire un'esperienza di guida più intuitiva e confortevole.
Anche lo sterzo 'aiuta' il guidatore con reazioni che vengono trasmesse alle mani: il sistema steer-by-wire indica con impulsi a sinistra e a destra per avvisare quando svoltare. E l'intensità di questo 'dialogo' - così come per il tessuto adattivo, varia a seconda della modalità di guida Range, Tour, Sport, Individual e Track.
Abitacolo, carrozzeria e struttura, ricorda l'azienda, testimoniano l'impegno per rispettare il Challenge of 10, cioè la ricerca di un futuro sostenibile utilizzando solo dieci principali materiali invece dei 100 normalmente impiegati nell'industria.
Si tratta della fibra di vetro a base di cellulosa, della fibra di carbonio riciclata, del titanio, dei vetri riciclati, del poliestere riciclato, della gomma riciclata, del poliuretano elastomerico, del policarbonato trasparente, del poliuretano termoplastico e dell'alluminio riciclato.
Fedele al suo Dna ingegneristico, Lotus ha introdotto molte novità costruttive nella Theory 1. E' il caso dell'impiego dei motori e della batteria come elementi strutturali in grado di resistere alle sollecitazioni dirette dalle sospensioni.
Ciò riduce la complessità e il peso, senza dover ricorrere ad un sottotelaio. L'alettone posteriore è stato montato direttamente sulla sospensione per garantire che la deportanza agisca sui montanti e da lì fino ai pneumatici, riducendo perdite e sollevamento anteriore.
Meno significativi, se vogliamo, i dati tecnici del sistema elettrico e le prestazioni che assicurano. I motori erogano complessivamente 1.000 Cv e garantiscono un'accelerazione 0-100 in meno di 2,5 secondi e 320 km/h di velocità massima.
La batteria da 70 kWh consente, secondo i test Wltp, 402 km di autonomia. La potenza viene trasmessa a terra attraverso uno schema di trazione integrale elettrica, completata dalla presenza di esclusivi pneumatici Pirelli P Zero Elect. 
   

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